I controlli e i furbi/ Positivo sorpreso fuori casa: denunciato per epidemia. Buoni spesa rivenduti: «Vi mando in galera»

I controlli e i furbi/ Positivo sorpreso fuori casa: denunciato per epidemia. Buoni spesa rivenduti: «Vi mando in galera»
È un 50enne del quartiere Carbonara di Bari la prima persona denunciata nell’area metropolitana del capoluogo pugliese per epidemia colposa e inosservanza del divieto...

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È un 50enne del quartiere Carbonara di Bari la prima persona denunciata nell’area metropolitana del capoluogo pugliese per epidemia colposa e inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al coronavirus. L’uomo è stato fermato per un controllo dai carabinieri il 31 marzo mentre camminava per strada nel rione alla periferia di Bari. Ai militari, che hanno poi accertato che avrebbe dovuto trovarsi in quarantena domiciliare perché contagiato, ha raccontato che stava andando al supermercato per fare la spesa. Dall’entrata in vigore della nuova normativa sulle misure di contenimento del contagio da coronavirus, il 26 marzo, nel territorio provinciale di Bari sono state sanzionate complessivamente 748 persone per essersi allontanante dalla propria abitazione senza un motivo valido, altre 39 per false dichiarazioni sulla identità e una, il 50enne barese, per epidemia colposa.


I BUONI RIVENDUTI DAI "CATTIVI"
«Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera». Lo dice il sindaco di Gravina in Puglia (Bari), Alesio Valente, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook con riferimento alle misure di sostegno alle famiglie in difficoltà per l’emergenza coronavirus. Nel video il sindaco spiega di aver «saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro, se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli. È vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera». A seguito di queste segnalazioni, il Comune, che aveva avviato la distribuzione dei buoni da oltre dieci giorni, prima ancora del provvedimento del Governo, ne ha modificato la modalità di erogazione. Da ieri sui buoni è riportato nome e cognome del beneficiario e al momento della spesa li si consegna con allegato un documento di identità perché non siano cedibili. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia