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I cammini in Puglia funzionano. E il turismo lento e sostenibile prende il volo. I dati sono stati resi noti a Milano dalla Regione - con l'assessorato al Turismo - e da Aret Pugliapromozione durante la fiera nazionale "Fa' la cosa giusta". Il dato più significativo è il +44,83% di credenziali registrate nel 2023, che hanno generato una ricaduta sul territorio pari a 4,44 volte rispetto agli investimenti messi in campo dalla Regione Puglia. Tra i rappresentanti dei cammini riconosciuti erano presenti: la Via Francigena, il Cammino di Don Tonino Bello, il Cammino del Salento, il Cammino Materano, la Rotta dei Due Mari e il Cammino della Pace, mentre referenti di attività sostenibili sono stati quelli della Riserva Naturale di Torre Guaceto, Mamamma – Laboratori e Design per Bambini, SlowActiveTours, Naturalmente a Sud e MoVeng.
I dati
Durante la conferenza è stato presentato anche un report in merito ad altri aspetti utili all’analisi di mercato di questo settore in rapida ascesa, in Italia, nel Meridione e non da meno nella Regione Puglia: le donne che camminano sono il 58,02%, rispetto al 41,98% degli uomini; il 79% del totale (il campione di riferimento qui è di 7032 persone) sono in età da lavoro, solo il 6,76% è studente o pensionato; la fascia d’età tra i 50 e 70 anni è il 45,55%, quella fra i 30 e 40 il 33,53%; primi sono i lombardi, secondi i veneti, quarti i piemontesi, terzi, per numero di registrati, per un orgoglioso turismo di prossimità, proprio i pugliesi.
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