Calcetto, sì del ministro e della Regione, no del Comitato scientifico: «Non è garantita la sicurezza», ma l'ordinanza pugliese resta valida

Calcetto, sì del ministro e della Regione, no del Comitato scientifico: «Non è garantita la sicurezza», ma l'ordinanza pugliese resta valida
«A decorrere dal 25 giugno 2020, nel rispetto delle indicazioni tecniche operative definite dalle linee guida per la ripresa dello svolgimento degli sport di contatto,...

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«A decorrere dal 25 giugno 2020, nel rispetto delle indicazioni tecniche operative definite dalle linee guida per la ripresa dello svolgimento degli sport di contatto, allegato 1 alla presente ordinanza, è consentita la ripresa degli sport di contatto sul territorio regionale». In Puglia, insomma, si può tornare a giocare a calcetto. 


CONSULTA L'ORDINANZA: Ordinanza 269 sport di contatto_signed_25111618.pdf

Eppure ancora ieri sera, il Comitato tecnico-scientifico nazionale ha detto no alla ripartenza dello sport di contatto, come il calcetto appunto, ritenendo che non vi siano - per gli sport amatoriali - le condizioni minime per organizzare le partite in sicurezza. «In considerazione dell'attuale situazione epidemiologica nazionale - si legge nel parere del Cts - con il persistente rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni certe come negli sport da contatto», devono essere rispettate «le prescrizioni relative al distanziamento fisico e alla protezione individuale».

In disaccordo con il Comitato, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ieri sera ha chiarito di attendere «il parere del ministro Speranza», delegato alla Salute. «Appena darà il suo assenso - ha detto - si potrà ricominciare». L'ordinanza di Puglia, intanto, resta valida. Con tutti i dubbi su cosa si possa fare e cosa no e con le contraddizioni che abbiamo riferito e che restano intantti, sul tappeto.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia