Un leggero calo di contagi di Coronavirus in Puglia dopo i 117 casi di venerdì, ma si riaccende l'allarme rosso per le Residenze sanitarie per anziani. E si torna a...
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Più della metà dei casi di ieri sono stati registrati in provincia di Bari (32 in totale). Rilevate nuove positività anche nella Bat (5), nel Foggiano (8); 2 in provincia di Lecce, un residente in stretto contatto con casi positivi già noti e una persona domiciliata in provincia che ha contratto l'infezione fuori Regione; 8 nel Tarantino «da attribuire a soggetti i cui congiunti erano risultati già positivi nei giorni scorsi», fa sapere il direttore generale dell'Asl, Stefano Rossi. I due deceduti portano il totale delle vittime a 562, mentre 17 guariti in più portano la somma dei negativizzati a 4.112. Con queste cifre gli attualmente positivi (casi totali meno decessi e guariti) salgono a 1.122, di cui 155 ricoverati in strutture ospedaliere (7 in terapia intensiva).
Con il suo 1,18 la Puglia è attualmente una delle quattro regioni in cui l'indice Rt, l'indice di trasmissione nazionale calcolato sui casi sintomatici, è superiore all'1. Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero - specifica il ministero della Salute - vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro paese. Bisogna tuttavia interpretare con cautela l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia. Infine, a Bari ci sono altri 12 contagi nella Scuola allievi della guardia di finanza. Complessivamente i casi salgono a 18, i primi sei erano stati scoperti due giorni fa: 450 allievi sono in isolamento fiduciario, l'Asl Bari ha effettuato circa 700 tamponi.
Si alza il livello di allerta e la Regione Puglia si organizza per non farsi trovare impreparata, anche dal punto di vista dei dispositivi di protezione individuale: ieri a Bari è atterrato, sulla pista dell'aeroporto di Bari-Palese, un volo Cargolux partito dall'aeroporto di Shangai, in Cina, che ha trasportato in Puglia 57,4 tonnellate di materiale per l'emergenza Coronavirus. In particolare, sono state consegnate 90mila tute protettive e poi materia prima per la produzione di mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3 nella prima e unica fabbrica pubblica italiana della Protezione civile regionale di via Corigliano, a Bari. Melt blown, cotone, elastici, tessuti e nastri: ovvero, tutto quello che serve per assemblare mascherine con i macchinari già acquisiti e funzionanti e per garantire l'autosufficienza alla Puglia. Da quando è entrata in funzione, circa un mese fa, la fabbrica ha prodotto un milione di pezzi tra mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3, già distribuite agli ospedali. Ma, per ora, sta lavorando a passo ridotto, con il materiale arrivato ieri potrà essere impressa un'accelerazione alla produzione. «Gli acquisti dice il dirigente della sezione, Mario Lerario rientrano tra quelli decisi anche grazie alla collaborazione tra la Regione Puglia, l'ambasciata italiana a Pechino, le autorità regionali cinesi e il ministero del commercio estero cinese».
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Quotidiano Di Puglia