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Scende in maniera vertiginosa la curva dei contagi da covid, ma è l'effetto del minor numero di tamponi processati ieri (domenica 3 aprile) passati dagli oltre 39mila prima del weekend ai 19.907 di ieri. Scende l'incidenza fermo da giorni al 17%: oggi passa al 13%.
Intanto la Puglia è una delle sette regioni in Italia in cui sale il tasso di occupazione dei posti letto in area non critica: 23% contro il 15% della media nazionale.
I numeri del bollettino
Sono 2.683 i nuovi casi covid registrati nelle 24 ore in Puglia su 19.907 test giornalieri effettuati. Sei invece le persone decedute. La provincia più colpita resta quella di Bari (917) seguita da quella di Lecce (620).
La geografia dei contagi
Provincia di Bari: 917
Provincia di Bat: 234
Provincia di Brindisi: 272
Provincia di Foggia: 333
Provincia di Lecce: 620
Provincia di Taranto: 285
Residenti fuori regione: 17
Provincia in definizione: 5
Il numero delle persone attualmente positive in Puglia raggiunge quota 116.411, di cui 682
persone ricoverate in area non critica e 40 quelle in terapia intensiva.
Il report Agenas
Nelle ultime 24 ore, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di 'area non criticà da parte di pazienti Covid è ferma al 15% in Italia (un anno era al 43%) ma cresce in 7 regioni, arrivando a superare il 20% in 7 regioni: Umbria (40%), Calabria (32%), Basilicata (27%), Sicilia (26%), Marche (23%), Puglia (23%), Abruzzo (22%).
Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) da parte di pazienti con Covid-19 cala in Calabria (al 32%) e cresce in 4 regioni o province autonome: Molise (17%), nella Pa Trento (al 12%), Umbria (40%) e Valle d'Aosta (13%) . È stabile nelle restanti 16 regioni: Abruzzo (al 22%), Basilicata (27%), Campania (18%), Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (19%), Liguria (15%), Lombardia (10%), Marche (23%), Pa di Bolzano (12%), Piemonte (9%), Puglia (23%), Sardegna (20%), Sicilia (26%), Toscana (17%) e Veneto (9%).
Sempre a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in Calabria (al 10%) e Veneto (3%). Cresce, invece, in Abruzzo (al 9%)e Piemonte (5%). In Valle d'Aosta e Molise (0%) variazione non disponibile. La percentuale è stabile nelle restanti 15 regioni o province autonome: Basilicata (al 4%), Campania (7%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (8%), Liguria (4%), Lombardia (2%), Marche (4%), Pa Bolzano (3%), Pa Trento (2%), Puglia (8%), Sardegna (12%), Sicilia (8%), Toscana (6%), Umbria (2%) .
Quotidiano Di Puglia