UniSalento, l'aumento delle tasse sarà soft

UniSalento, l'aumento delle tasse sarà soft
Caro-tasse in università. Sì ma aumenti calmierati compresi tra 88 e 200 euro a seconda di Isee e merito. A UniSalento i sit-in e le mobilitazioni delle scorse...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito quotidianodipuglia.it

1 Anno a 9,99€ 69,99€

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • Tutte le newsletter tematiche
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Dirette esclusive

Caro-tasse in università. Sì ma aumenti calmierati compresi tra 88 e 200 euro a seconda di Isee e merito. A UniSalento i sit-in e le mobilitazioni delle scorse settimane sembrano aver dato già i loro frutti: in Senato accademico e in Consiglio di amministrazione è infatti passata la linea dei sindacati studenteschi. Malgrado i rincari delle rette universitarie (per una platea di 9mila studenti circa) non siano stati scongiurati del tutto, i due organi collegiali dell’Università del Salento, ricevuto quanto votato dalla Commissione bilancio nei giorni scorsi, hanno scelto di accettare il suggerimento dei sindacati, “ammorbidendo” i rincari. Con la proposta dell’amministrazione a uno a studente con Isee tra 25.001 e 25.500 euro sarebbe toccato pagare 822 euro di tasse; con la mozione congiunta Link-Udu, invece, lo stesso studente pagherà 755 euro, con un risparmio di 66 euro rispetto al modello avanzato dall’ateneo nelle scorse settimane. 

Le fasce


All’aumento, tuttavia, vanno detratte le riduzioni per merito che andranno ad incidere significativamente, calmierando al minimo l’incremento della contribuzione studentesca rendendolo quasi impercettibile per le fasce vicine alla no-tax area. E così anche per chi è inserito nella fascia di reddito pari a 40mila euro: anziché i 1.870 euro previsti con le vecchie modifiche, l’importo da pagare ammonterà ora a 1.750, anche se sono da valutare ulteriori riduzioni. Pertanto, considerando la proposta delle due associazioni universitarie, gli aumenti oscillano dagli 88 ai 200 euro, a differenza delle vecchie modifiche che andavano dai 155 ai 390 euro. «Come sindacati studenteschi – ha dichiarato Laura Perrone, consigliera di amministrazione per Link Lecce – in Commissione bilancio abbiamo cercato di riformulare il modello di contribuzione proposto dall’amministrazione, in modo tale che l’aumento non andasse a gravare in maniera spropositata e smisurata sulle tasche degli studenti, in particolar modo sulle fasce più deboli. Non possiamo essere soddisfatti, l’amministrazione in qualunque caso ha voluto adottare una linea politica contrastante alle necessità della componente studentesca costringendoci a presentare una proposta che fosse di mediazione, tutelando il mantenimento della no-tax area e le fasce più deboli. La proposta dei sindacati studenteschi – ha continuato Perrone – tutela anche le fasce superiori ai 40mila euro di Isee prevedendo un aumento della contribuzione più calmierato e progressivo, rispetto a quello inizialmente proposto dall’amministrazione dell’Università del Salento». 

Gli studenti


Con Link anche Udu Lecce ha battagliato per evitare ritorsioni pesanti ai 9mila studenti circa interessati dall’aumento. «Apprezziamo sicuramente l’apertura del Consiglio di amministrazione e il dialogo che si è riusciti a portare avanti nelle ultime settimane – ha affermato Marinella Milia, rappresentante degli studenti per Udu in CdA –. Tuttavia, il nostro faro continua ad essere la gratuità della formazione, pertanto non possiamo sicuramente considerare il risultato odierno come una grande vittoria. Siamo riusciti a contenere l’aumento, ma continuiamo a non condividere l’idea che si debba gravare sulle tasche degli studenti, soprattutto alla luce del carovita generale che si sta verificando negli ultimi mesi». La decisione di Senato e CdA mette tutti d’accordo, amministrazione – che ottiene comunque modifiche al sistema di contribuzione studentesca – e studenti i quali, pur andando incontro alla delicata situazione dell’università vedono un contenimento degli incrementi. A spiegare, nei giorni scorsi, la necessità delle modifiche sulla tassazione era stato proprio il rettore Fabio Pollice. «Due anni fa abbiamo modificato il sistema di tassazione, approvato grazie al consenso degli studenti, con l’impegno di modificarlo se il piano non avesse raggiunto l’obiettivo in termini di entrate. Questo differenziale a distanza di due anni non è stato raggiunto, motivo per il quale siamo dovuti intervenire modificando il modello, non aumentando gli importi ma redistribuendo la tassazione che è stata spalmata meglio per raggiungere il risultato concordato». A riprendere la minaccia legata all’autonomia differenziata, attaccando il governo Meloni, nei giorni scorsi sono state le segreterie leccesi del Partito democratico e di Sinistra italiana, a sostegno della battaglia di Link e Udu. E sul caso specifico di UniSalento, la deputata di Si, Elisabetta Piccolotti, eletta nel collegio salentino, aveva presentato un’interrogazione alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, rilanciando proprio il caro-tasse dell’ateneo tra i due mari. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia