Appalti Covid e tangenti, le spese della Protezione civile sotto la lente della Commissione regionale

Appalti Covid e tangenti, le spese della Protezione civile sotto la lente della Commissione regionale
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«È nostro dovere capire cos'è precisamente accaduto nella gestione amministrativa e contabile della Protezione civile di Puglia negli ultimi anni. Avendo poi contribuito a fondare la Protezione civile regionale, improntandola a principi di operatività e sobrietà, trovo benvenute tutte le iniziative di verifica sul complesso delle attività. E ciò sia per la principale necessità di verità e sia per far sentire la nostra concreta amicizia a migliaia di volontari, sottolineo volontari, della Protezione civile regionale che oggi si sentono scombussolati. Per parte mia dedicherò le prossime sedute della I Commissione per sottoporre a inchiesta la congruità delle spese effettuate».  Lo annuncia il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale, Fabiano Amati (Pd), dopo l'arresto dell'ex capo della Protezione civile pugliese, Mario Lerario, e di due imprenditori per presunte tangenti che sarebbero state pagate dagli imprenditori a Lerario nell'ambito di importanti appalti riguardanti l'emergenza Covid e l'accoglienza dei migranti.

Dopo l'arresto di Lerario in Commissione bilancio il controllo sulle spese e sulla gestione

«Le attività di controllo amministrativo e contabile - spiega Amati - rientrano nella principale funzione del Consiglio regionale e sono perciò da intendersi come atti amministrativi doverosi e a tutela del buon andamento, imparzialità, trasparenza, economicità, efficacia e pubblicità della pubblica amministrazione. Tutte le iniziative di verifica amministrativa traggono origine dall'indagine penale in corso, ma sottolineo che hanno un'ambizione di tutela anticipata e ben più ampia, perché si rivolgono a proteggere la pubblica amministrazione a prescindere da reati eventualmente addebitati a singoli a conclusione di un processo». 

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Quotidiano Di Puglia