Allarme in Portogallo per la “xylella dei vigneti”. «E' la prima volta in Europa, monitorare il Salento»

La malattia di Pierce scoperta in Europa, ma lo studio attende validazione scientifica

Un vigneto in Puglia
Un nuovo spettro si aggira per l’Europa, ed è quello della malattia di Pierce, ovvero quel ceppo di xylella fastidiosa che intacca - e distrugge senza appello - i...

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Un nuovo spettro si aggira per l’Europa, ed è quello della malattia di Pierce, ovvero quel ceppo di xylella fastidiosa che intacca - e distrugge senza appello - i vigneti. L’allarme arriva dal Portogallo, dove a fine marzo il batterio sarebbe stato individuato su una pianta di Vitis vinifera di venti anni. La malattia è già tristemente nota, perché ha letteralmente messo in ginocchio il settore vitivinicolo in California e non solo, ma questa è la prima volta - con tutte le cautele del caso - che se ne registra la presenza in Europa. 

La nota della prefettura portoghese


Lo conferma la nota della Prefettura portoghese, riportata dal portale di settore “Wine news”: «È la prima volta - si legge - che questo ceppo, responsabile della malattia di Pierce, viene rilevato sul territorio continentale dell’Unione Europea. Precedentemente, nel 2016, era stato rilevato solo sull’isola di Maiorca».
Pur tra mille cautele, l’allarme ha iniziato a circolare anche nel mondo scientifico: sebbene sull’affidabilità delle analisi dello studio portoghese ci siano delle perplessità e si attende la sua validazione scientifica, c’è chi invita a prendere immediate precauzioni per non incorrere in quegli errori di sottovalutazione e superficialità che hanno portato alla completa distruzione degli ulivi.

Gli scienziati pugliesi


Già al corrente di questo nuovo allarme, Donato Boscia, il responsabile del laboratorio Isps-Cnr di Bari, invita ad andarci cauti: «La scienza pugliese - commenta - si sta interrogando in queste ore. Non ci sono conferme ufficiali e gli stessi colleghi stranieri nutrono dubbi sull’affidabilità delle analisi effettuate in Portogallo, anche (ma non solo) perché sono state fatte a marzo, su gemme dormienti, mentre andavano fatte a settembre. Aspettiamo quindi, prima di esprimerci, la validazione delle analisi».

Il pressing sulla Regione


Ma l’attesa non fa dormire sonni tranquilli ai viticoltori pugliesi, i cui timori sono ben interpretati da Giuseppe Ferro, agronomo e Accademico dei Georgofili, che invita invece ad intraprendere un monitoraggio dei vigneti per non perdere tempo prezioso e non rischiare di vedere distrutta anche l’economia legata alla produzione del vino. «La malattia di Pierce - spiega - è stata scoperta più di un secolo fa e già allora la penisola salentina era stata identificata come area a rischio. Siamo preoccupati per la prima segnalazione della sua presenza in Europa e, pur con tutte le cautele del caso, dobbiamo imparare dal passato e non commettere gli stessi errori di sottovalutazione e procrastinazione commessi con la xylella e gli ulivi». Da qui la richiesta alla Regione di avviare un monitoraggio immediato delle piante nel Salento: «In attesa delle verifiche scientifiche - è l’invito dell’agronomo - non abbassiamo la guardia e prendiamo tutte le precauzioni per salvare il prezioso comparto vitivinicolo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia