Paolo Villaggio... la battuta che mi piace di più è: la Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca! A Genova, come credo in moltissime altre città...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A un certo punto si sviluppò una sorta di allergia all’overdose di serietà e di impegno. Lui la sublimò con la “cagata pazzesca” per definire, durante la discussione post proiezione, il film sulla corazzata. La satira di Villaggio l’ho vista realizzata quando, qualche anno fa, sono andato a Odessa, e ho percorso la famosa scalinata della carrozzina. Davanti alla scalinata il porto. E c’è anche una sopraelevata che assomiglia a quella di Genova. E attraccata in porto, al posto della corazzata dei rivoltosi, una nave da crociera, di Costa, da cui sciamavano torme di ragionier Fantozzi a fotografarsi in posa sulla scalinata. La realtà supera la fantasia, fantozzianamente.
Ci sono tutti i simboli di quell’epoca, nei film di Villaggio, come la Bianchina, una versione lussuosa della Cinquecento, affiancata, ai tempi, dalla Nsu Prinz. Erano i capricci di ragioniere, il vorrei ma non posso. Erano oggetto di sberleffi, a Genova. Villaggio li ha presi e li ha rappresentati, rendendosi ridicolo al posto dei ridicoli, per farli sentire a loro agio. Fieri di esserlo. Suonava sulle navi da crociera, come quella che ho visto a Odessa, assieme a De André e a Berlusconi. De André si prese molto sul serio e diventò “impegnato”. Villaggio si impegnò disimpegnandosi. Berlusconi, ovviamente il più intelligente di tutti (o il più furbo) sdoganò anche lui, come Villaggio, i vizi peggiori degli italiani, impersonandoli. Barzellette e musichette, una squadra di calcio, tante femmine procaci. Quelle da avanspettacolo. E gli italiani, davanti alla tv, si beavano di nani, starlette e ballerine sempre più scosciate e provocanti. Più dui qualcuno è arrivata anche in Parlamento. Eppoi, le corna nelle foto ufficiali. E le feste in Sardegna, con tanto di vulcano che erutta lava e lapilli, degne di un film di Fantozzi, con il megadirettore galattico che si diverte con l’eruzione. Non è arrivato a tanto neppure Villaggio. Ci ha riso dietro il mondo intero, ma non era satira. Era la dura realtà, che ha superato di gran lunga la tragica immaginazione fantozziana.
Berlusconi non è genovese, è milanese. Ed è riuscito a industrializzare quello che Villaggio ha confezionato in modo artigianale. Un altro genovese, il ragioniere Beppe Grillo, è passato dallo spettacolo alla politica, proprio come Berlusconi, anche lui dando a un certo tipo di italiani la possibilità di esprimere quel che usciva loro dal cuore e dalla pancia. Ecco il “vaffa” liberatorio alla politica, proprio come la cagata pazzesca alla corazzata. Alla politica italiana, autoreferenziale come il dibattito post-proiezione, con il suo gergo speciale. Nella misura in cui. Bisogna fare chiarezza. Le convergenze parallele. Gli opposti estremismi. La sovranità limitata. Ma “vaffa”! Non esce salvo nessuno. Dagli intellettuali da cineforum, la sinistra, ai popolari da avanspettacolo, la destra. Fantozzi in canottiera è surclassato da Bossi in canottiera, con il suo partito che investe in diamanti in Botswana.
Il proverbiale mugugno genovese di Villaggio e di Grillo mette a nudo e sberleffa i vizi del popolo e del potere dal popolo eletto. “Vaffa”, cagata pazzesca, va bene, ma poi? Le espressioni scurrili vengono metabolizzate. Mi viene in mente Billy Joel, al quale chiedono cosa sia punk. Lui dà un calcio a un bidone della spazzatura e dice: questo è punk. Allora il tipo che gli ha fatto la domanda dice: e quindi se dò un calcio a un bidone sono punk? No, tu sei trendy (segui una moda). La cagata pazzesca e il vaffanculo sono punk, ma chi li abbraccia è trendy.
Oltre a Grillo, De André, Villaggio, il calcio, Cristoforo Colombo e i blue jeans, Genova ci ha dato anche Mazzini, che ci ha traghettato dalla monarchia alla repubblica, ma non ci sono persone così all’orizzonte. Non si vede chi possa svolgere un ruolo analogo ai padri della patria, un Pertini per esempio, ligure anche lui, qualcuno che dopo aver distrutto quel che non va sappia inventare qualcosa che va. Torna Berlusconi, sempre più pittorescamente imitato da Crozza (altro genovese). Siamo destinati a vivere nell’incubo fantozziano. Ma, a differenza di allora, sono rimasti in pochi ad aver visto la corazzata Potemkin. Si sghignazza senza neppure sapere perché. La cagata pazzesca è l’Italia senza più cultura, dove si devono fare spot televisivi per spingere la gente a leggere. In quegli anni sessanta abbiamo iniziato a devastare il Bel Paese costruendo orrende periferie e centinaia di cattedrali nel deserto. E l’ignoranza è stata esibita con fierezza, come i congiuntivi sbilenchi. Anche Fantozzi è una cagata pazzesca! E Villaggio lo sapeva bene. Ci ha preso talmente in giro che ora lo consideriamo un fine intellettuale. E forse lo è.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia