«L'adrenalina più forte di tutto Vietato? Nessuno controlla»

«L'adrenalina più forte di tutto Vietato? Nessuno controlla»
«Certo, un po' di paura ce l'abbiamo anche noi, ma l'adrenalina vince su tutto». Antonio, in boxer...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Certo, un po' di paura ce l'abbiamo anche noi, ma l'adrenalina vince su tutto».

Antonio, in boxer bianchi, è appena emerso dal suo salto nel mare. Un volo di almeno 20 metri prima di entrare in acqua. Lo scoglio che ha scelto per tuffarsi è una decina di metri sotto rispetto al ponte del Ciolo. Tutto si consuma in meno di mezzo minuto. La concentrazione con gli occhi fissi sull'acqua, lo stacco e poi il volo a candela fino a toccare il mare.
Antonio è al Ciolo con i suoi amici, tutti bravi ragazzi del Capo di Leuca. Fanno i tuffi da sempre e, con la loro età, è cresciuta anche l'altezza degli scogli.
«Nessuno ci controlla - racconta il ragazzo, quasi stupito -. Finora non ci hanno detto niente sul divieto di fare i tuffi o il bagno. Sin da piccoli siamo qui, questo è il nostro mare, siamo cresciuti da queste parti».

LEGGI ANCHE: Turista 26enne si tuffa dal Ciolo e finisce in Rianimazione: trauma spinale. «Ignorati tutti i divieti»

Per Antonio e i suoi amici i tuffi è normale divertimento, ma alle spalle hanno anni di esperienza. E ci tengono a dirlo.
«Da tanti anni vediamo gente che si tuffa da qualsiasi punto, persino dal ponte - continua il ragazzo -. Abbiamo visto anche qualcuno che si è fatto male davvero, come la ragazza di giovedì scorso».
Eppure ieri Antonio è tornato a tuffarsi. La paura che anche lui possa accadere un incidente non lo ferma.
«Sono molti i turisti che improvvisano il tuffo - spiega -, ricordo un turista di 41 anni che dopo essersi buttato, fu spinto dalla corrente sugli scogli, facendosi male seriamente. Noi abbiamo iniziato da piccoli da uno o due metri d'altezza per poi salire piano piano. Questo vogliamo far capire ai turisti: non possono arrivare da un giorno all'altro e decidere di tuffarsi da oltre 20 metri come se niente fosse. Bisogna capire la tecnica per poi sapersi lanciare. Naturalmente è rischioso anche per noi, ogni tuffo è sempre una scommessa con il destino. Sono state le persone più grandi che ci hanno insegnato come e dove tuffarci, bisogna conoscere bene anche il fondale. Per noi è adrenalina pura».

Difficilmente termineranno i tuffi al Ciolo, dove pure un mese fa un altro ragazzo di 20 anni - dopo il salto - è finito in ospedale con una lesione midollare. Non si può fare affidamento sulla responsabilità dei ragazzi, ma bisogna fermare una pratica che ogni estate mette al repentaglio tante vite.
P.Gre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia