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Piovono calcinacci all'istituto di scuola superiore L. Da Vinci di Fasano, in provincia di Brindisi. L'altro ieri, precisamente nella classe 2a del liceo linguistico si è staccato un pezzo di soffitto per poi cadere al suolo e frantumarsi davanti agli occhi di alunni e professori. La fortuna ha voluto che nessuno studente si trovasse seduto in quel punto dell'aula dello stabile di via Attoma. La dirigente Stella Carparelli ha subito fatto sgombrare le due aule incriminate (una per piano), spostando gli alunni in ambienti comuni, così da non bloccare le attività scolastiche, richiedendo l'immediato intervento della Provincia di Brindisi, responsabile dell'istituto.
Lezioni in presenza sospesa e Dad per 10 classi
Questo incidente, che ha spaventato l'intera comunità scolastica, ha portato alla chiusura dell'istituto inizialmente per la giornata di ieri. La stessa dirigente Carparelli ha infatti inviato una comunicazione ai genitori sul registro elettronico: «A seguito conferma da parte della Provincia del sopralluogo tecnico mirato ad accertare le criticità strutturali emerse nella mattinata si legge nel messaggio inviato alle famiglie si comunica che domani (ieri, ndr) le attività didattiche presso il solo liceo per tutte le classi saranno sospese e recuperate in modalità da definire nel corso del trimestre».
La protesta davanti alla scuola
Dopo l'episodio questa mattina la metà degli studenti ha deciso di non entrare a scuole e di dar vita a una protesta davanti ai cancelli delll'istituto. Tra le richieste avanzate durante il confronto con la dirigente scolastica, la massima garanzia sui tempi e sulla qualità dell'intervento di messa in sicurezza del solaio.
Schena (Forza Italia): «Episodio increscioso: ora intervenga la Provincia»
Spetterà quindi alla Provincia prendere provvedimenti per risolvere al più presto l'inconveniente. Su quanto avvenuto all'istituto superiore fasanese c'è anche la presa di posizione di Mario Schena, coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia e neo consigliere comunale a Fasano. «Quanto accaduto all'Iiss Da Vinci di Fasano ha dell'increscioso scrive il giovane consigliere -. Consapevoli che il diritto allo studio e che la garanzia della sicurezza degli spazi adibiti alla formazione e alla crescita scolastica siano capisaldi del nostro testo Costituzionale, ci si chiede chi debba assumersi le responsabilità in questo caso.
Dopo anni difficili per l'intera comunità cittadina, finalmente si riprende a vivere con quotidianità gli ambienti scolastici, e ci si dimentica di garantirne la vivibilità? L'edilizia scolastica, nel caso del Da Vinci, risulta essere di competenza provinciale, confido nella prudenza e la diligenza esercitata dai responsabili scolastici al corretto stato dell'edificio sito in Via Attoma. Mi auguro che non si ripetano fatti di tale entità. Tra qualche mese andremo ad eleggere il nuovo consiglio provinciale e sarà doveroso impegnare i nuovi rappresentanti sulla questione, così come il Presidente Rossi. C'è una forte voglia di tornare a respirare aria di scuola, la seconda casa di ciascuno studente».
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