Welter Racing farà correre a Le Mans 2017 un'auto a biogas ricavato dal letame

Il bolide creato dalla Welter Racing alimentato a biocarburante
THORIGNY SUR MARNE - Nel 2017 una delle più celebri gare automobilistiche, la 24 Ore di Le Mans, potrebbe dimostrare la validità del biometano ricavato dal letame e...

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THORIGNY SUR MARNE - Nel 2017 una delle più celebri gare automobilistiche, la 24 Ore di Le Mans, potrebbe dimostrare la validità del biometano ricavato dal letame e perfino dalle fogne urbane come combustibile per veicoli anche ad alte prestazioni. Per il giugno del prossimo anno è infatti prevista la partecipazione di una berlinetta da competizione Made in France alimentata al 100% con questo biocarburante, trasportato a bordo allo stato liquido grazie alla compressione spinta e al suo raffreddamento. 


Il bolide creato dalla Welter Racing (un piccolo costruttore transalpino con sede a Thorigny) funziona già oggi con questo eco-carburante che è abitualmente ricavato da scarti agricoli e degli allevamenti e soprattutto dal letame. Una filiera davvero virtuosa, quella predisposta dai tecnici e dai progettisti della Welter Racing, guidati dall'ingegner Thibault Dejardin, che si è spinto - lo riporta il quotidiano Le Parisien - anche oltre: «quando parliamo tra noi progettisti di questa innovativa auto da corsa, la chiamiamo scherzosamente "scarico delle fogne" perchè il biometano può essere ricavato da qualsiasi tipo di scarto ed escremento animale, uomini compresi. Siamo solo a livello di calcoli - ha detto Dejardin - ma se recuperassimo tutto ciò che viene prodotto dagli spettatori a Le Mans durante la gara, saremmo in grado di ricavare gas sufficiente a far correre due delle nostre auto per l'intera 24 Ore».

La tecnologia che permette la produzione di questo combustibile è nota da tempo e in fase di costante sviluppo, con un grande impegno da parte delle autorità cinesi che sostengono queste attività soprattutto in ambito agricolo. Gèrard Welter, costruttore del bolide "a letame", ha affermato a Le Parisien che «questo programma ci sta confermando che siamo sulla strada giusta, davvero straordinaria» con la speranza, non tanto nascosta - al contrario delle fonti energetiche a cui si approvvigiona - che «la tecnologia del biometano possa essere ripresa e sviluppata a livello di grandi industrie, come alternativa all'elettricità e all'idrogeno» per rimpiazzare i carburanti di origine fossile.

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Quotidiano Di Puglia