La Formula 1 come la NBA? Sembra proprio di sì. I dieci attuali team non sembrano essere interessati ad allargare il parco partenti. E' infatti filtrata la notizia che...
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"I 200 milioni sono pensati per proteggere il valore dei team esistenti. Stiamo cercando di evitare situazioni accadute in passato, come la USF1 nel 2010 che aveva comunicato il suo arrivo e non è mai scesa in pista", ha sottolineato Brown della McLaren. "Penso che i 200 milioni siano intesi per essere certi che se qualcuno desideri entrare, abbia le basi per farlo. Storicamente è capitato di avere annunci di gente che poi non è mai arrivata. Non credo sia qualcosa che si vede in altri sport. Le regole sono state scritte per rivedere la cifra, se però hai fiducia nel valore della F1, quei 200 milioni torneranno indietro".
Giusto pretendere garanzie, ma una soglia di sbarramento così alta potrebbe far tentennare persino una grande Casa automobilistica. Figuriamoci una potenziale realtà indipendente. Il presidente della FIA, Jean Todt, qualche tempo fa sperava in uno schieramento addirittura con 12 compagini, come non si vede da otto stagioni. Sarà mai possibile con questa tassa, nonostante il nuovo assetto economico? Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia