Volvo, dal 2025 punta a utilizzare il 25% di plastica riciclata su ogni auto nuova

Volvo, dal 2025 punta a utilizzare il 25% di plastica riciclata su ogni auto nuova
MILANO - Responsabilità sociale. Questa la stella polare che ispira il cammino di Volvo segue fin dalla nascita – nel 1927 – e che trova espressione in due...

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MILANO - Responsabilità sociale. Questa la stella polare che ispira il cammino di Volvo segue fin dalla nascita – nel 1927 – e che trova espressione in due pilastri irrinunciabili: sicurezza e sostenibilità. Un aspetto, quest'ultimo, che riguarda non solo lo sviluppo di vetture sempre più «verdi» prodotte in impianti e con processi sempre più sostenibili, ma anche l'attività quotidiana: una filosofia che pervade l'intero gruppo e vede nella filiale italiana una delle realtà più attive e proattive.


Lo dimostra l'ultima iniziativa di Volvo Italia, incentrata sulla più attuale delle tante emergenze ambientali: salvare i mari (ma anche le acque interne) dal soffocante abbraccio delle materie plastiche che stanno sconvolgendo gli equilibri del più ricco ecosistema terrestre, con conseguenze imprevedibili ma senza dubbio drammatiche sulla salute e la qualità della vita dell'umanità stessa.

Per illustrare i contenuti e l'evoluzione del sostegno di Volvo Italia al progetto «LifeGate Plasticless» si sono dati appuntamento al Volvo Studio di Milano il presidente Michele Crisci, affiancato dal direttore Vendite e Marketing Chiara Angeli, ed Enea Roveda, Ceo di LifeGate.

Partito nel 2018 con tre «anteprime» che hanno interessato le Marine di Varazze, Cattolica e Venezia Certosa, il progetto prevede l'intallazione in acque portuali dei dispositivi Seabin. Si tratta di cesti hi-tech che hanno la capacità di attirare e immagazzinare le materie plastiche, rivelandosi particolarmente efficaci, anche grazie al favorevole rapporto costi/benefici, per ripulire le acque nei porti, dove con più intensità i venti e le correnti concentrano i rifiuti scaricati a mare.

Ogni dispositivo – finora ne sono stati installati una cinquantina – è in grado di raccogliere fino a 1,5 kg di detriti al giorno, cioè mezza tonnellata all'anno, comprese le pericolosissime microplastiche fino a 2 mm e le ancor più inisdiose microfibre fino a 0,3 mm di diametro. Visti i positivi risultati del primo esperimenti, la posa dei Seabin coinvolge quest'anno – con la convinta e fattiva adesione dei concessionari Volvo e il supporto delle amministrazioni locali – Riccione, Capri, Pescara, Polignano a Mare, Gaeta, La Spezia, Cesenatico, Como, Rimini, Marina di Ravenna, Cagliari, Lago di Garda, Gallipoli e Viareggio.


All'evento, durante il quale il biologo marino Emilio Mancuso ha tracciato un quadro – ovviamente tutt'altro che incoraggiante – delle condizioni di salute di mari e oceani, è intervenuto a sorpresa il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che parlando dei progetti ambientali della sua Amministrazione ha messo l'accento sulla sperimentazione «plastic free» in quattro vie commerciali del capoluogo lombardo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia