BERLINO - È stata finalmente svelata la Volkswagen Passat di ottava generazione, la media che si propone di nuovo come il riferimento della propria categoria per spazio,...
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Dopo 41 anni e quasi 22 milioni di unità prodotte, la Volkswagen più venduta al mondo – 1,1 milioni di esemplari, compresi quelli delle versioni nordamericana e cinese – e la seconda più diffusa dopo la Golf si rinnova per attaccare negli oltre 100 paesi in cui è presente rafforzando la posizione del gruppo di Wolfsburg che punta a diventare il numero uno al mondo entro il 2018.
Cresce dentro, ma non fuori. La nuova Passata è basata sulla piattaforma MQB, la stessa della Golf, e che, grazie all’uso di acciai speciali (ultraresistenziali per il 17%) e modellati a caldo (27%) saldati con 65 metri di giunzione laser, ma anche dell’alluminio per la cappelliera, è più leggera fino a 85 kg, ma anche più rigida e protettiva. Praticamente invariate le dimensioni (4.767 mm, -2), ma cambiano le proporzioni con un’altezza di 1.456 mm (-14), una larghezza di 1.832 mm (+12), un passo di 2.791 mm (+79) e sbalzi anteriore e posteriore diminuiti rispettivamente di 29 mm e 17 mm. Gli stilemi sono un mix tra tradizione e innovazione. Accanto al parabrezza poco inclinato, al tetto arcuato e ai parafanghi circolari, il frontale presenta la calandra e i fari racchiusi in un’unica cornice che ne enfatizza l’andamento orizzontale mentre di lato spiccano la cosiddetta linea energetica all’altezza della spalla e la cornice cromata in basso che sigilla visivamente la vettura al suolo, con superfici perfettamente lisce e raccordate. Ne viene fuori un’auto riconoscibile però decisamente più dinamica e che suggerisce tutti i valori di una Volkswagen e di una Passat.
Spazio alle nuove tecnologie. Nonostante si possa pensare il contrario, la tedesca conferma la propria supremazia in tema di spazio interno, anzi è ancora più accogliente, con 33 mm in più per le gambe e 26 mm in più per la testa, inoltre il vano di carico della berlina cresce a 586 litri (+21 litri) e quello della Variant addirittura a 650 litri (+47) con la possibilità di avere 1.780 litri abbattendo il divano posteriore 40/20/40, con un vano lungo fino a 2 metri che cresce a 2,85 reclinando in avanti lo schienale del passeggero anteriore. Confermata ovviamente la comodità del portellone elettrico che si apre con il semplice movimento del piede e si chiude con un pulsante. Nel segno dell’evoluzione lo stile dell’abitacolo, enormi invece i progressi nell’ergonomia grazie a due primizie assolute per una Passat: la strumentazione digitale su schermo TFT da 12,3 pollici e l’head-up-display. Lo schermo centrale in quattro misure da 5 a 8 pollici, è dotato di sensori di prossimità e il sistema è dotato di funzionalità MirroLink, retrocamera o sistema di visione perimetrico. Un aiuto in più viene dal sistema di parcheggio semiautomatico che tiene conto anche della presenza del traino, con capacità fino a 2.000 kg.
La prima auto che ti soccorre. Di rilievo assoluto la dotazione di sicurezza. E visto che parliamo di marcia cittadina, spiccano il sistema di frenata automatica fino a 65 km/h capace di individuare i pedoni e il sistema che controlla il traffico quando si esce da un parcheggio o da un incrocio a T: prima avverte e se il guidatore non ne tiene conto, arresta la vettura. Altra funzione innovativa è il Traffic Assist che aiuta a mantenere la carreggiata agendo attivamente sullo sterzo e che, insieme al cruise control con funzione stop&go, è in pratica un pilota automatico in città. Ma la funzione più innovativa è l’Emergency Assist che avverte se il guidatore ha un colpo di sonno o un malore, tenta dapprima di sopirlo e, se non vi riesce, comincia a rallentare la vettura, aziona l’hazard e fa compiere piccole manovre di zig zag per avvertire chi segue provvedendo infine ad accostare di lato la vettura e ad avvertire i soccorsi. Un vero angelo custode. Altre chicche sono i fari anteriori a Led, disponibili in tre livelli, e le luci posteriori, sempre a Led e con l’innovativa funzione clik clak in frenata: le luci di stop non solo aumentano la luminosità, ma da orizzontali diventano verticali richiamando prima l’attenzione e dunque diminuendo i tempi di reazione di chi segue.
La maestria Volkswagen nei motori. Dal punto di vista tecnico, le sospensioni godono di supporti idraulici, sono a controllo elettronico a richiesta mentre lo sterzo è a rapporto fisso (2,75 giri) o variabile (2,1 giri). La gamma prevede 10 motorizzazioni, tutte turbo a iniezione diretta, omologate Euro6 e dotate di stop&start e recupero dell’energia per un guadagno in efficienza che arriva al 20%. Al lancio ci saranno il turbodiesel 2 litri da 150 cv o biturbo da 240 cv e 500 Nm che stabilisce nuovi record per la categoria e offre prestazioni superlative (240 km/h, 0-100 km/h) con un consumo di 5,3 litri/100 km pari a 139 g/km di CO2. Di serie su questa versione la trazione integrale 4Motion e il cambio DSG a 7 rapporti, così come per il 2 litri a benzina da 220 cv o 280 cv mentre saranno a richiesta, disgiunte o in combinazione sulle altre versioni. Ci saranno anche un 1,8 litri da 180 cv, un 1,4 litri da 125 cv o 150 cv con disattivazione selettiva dei cilindri, un diesel 1,6 litri da 120 cv e infine l’ibrida plug-in da 211 cv e 400 Nm, mossa da un 1.4 TSI da 156 cv e un elettrico da 80 kW, inserito nel cambio a tripla frizione e alimentato da una batteria agli ioni di litio ricaricabile da 9,9 kWh di capacità. L’autonomia in elettrico promessa è di 50 km con un bilancio eccellente tra prestazioni (210 km/h e 0-100 km/h in meno di 8 secondi) e consumi (1,5 litri/100 km pari a 35 g/km di CO2).
A novembre nei concessionari. La nuova Volkswagen Passat arriverà nei concessionari dal mese di novembre e i listini comprenderanno gli allestimenti Trendline, Comfortline e Highline più la R-Line dotata di una caratterizzazione esclusiva, orientata alla sportività, ma anche all’immagine premium che la media tedesca si è guadagnata negli anni e vuole rafforzare anche con questa ottava generazione. A breve dovrebbero essere comunicati i prezzi che non dovrebbero essere di molto superiori a quelli della gamma attuale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia