Come non fare scoppiare una crisi? Con un podio. Il Gran Premio di Russia per la Red Bull-Honda poteva essere un punto di non ritorno. L'apertura di una frattura con la Honda...
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Verstappen in gara, dopo un parapiglia con la Renault di Daniel Ricciardo al 1° giro e dopo essere stato passato da Valtteri Bottas, grazie alla penalità comminata a Lewis Hamilton, senza colpo ferire si è trovato dietro al leader, il numero due della Mercedes. Di solito, l’olandese è sempre stato un vero disturbo piscologico per Bottas, ma a Sochi il numero due della Mercedes, una volta che non ha più visto nei paraggi Hamilton, si è calato nel ruolo del numero uno ed ha trovato una inaspettata forza interiore. Giri veloci, nessun errore, perfetto controllo della corsa. Verstappen si è adeguato e si è messo lì in attesa di ulteriori eventi, che non si sono presentati. Semmai, a fargli venire qualche dubbio era l’affidabilità della sua power unit, ma come detto, tutto ha funzionato a dovere questa volta. Verstappen, su dieci gare disputate, ne ha terminate sette e tutte le volte ha centrato il podio: due terzi posti, quattro secondi, un primo. Non male proprio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia