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PARIGI - Compie 75 anni il VeloSolex, l’iconica bicicletta con motore ausiliario a scoppio da meno di 1 Cv, che è il primo esempio di veicolo ‘accessibilè per la micromobiltà, antenato di grande successo degli attuali monopattini elettrici. Amato e utilizzato da celebrità come Jacques Tati, Brigitte Bardot e Steve McQueen, il VéloSolex origina da un prototipo realizzato nel 1940 su un vecchio brevetto di Marcel Mennesson, ingegnere francese e co-fondatore della Solex, e del suo socio Maurice Goudard.
A causa della Seconda Guerra Mondiale il progetto venne congelato e passarono altri sei anni per vedere l’avvio della produzione in serie dei primi esemplari di questa bicicletta motorizzata.
L’iniziativa è supportata anche dallo Stato francese che nel 1943 ha introdotto ufficialmente una nuova classe di veicoli, le ‘biciclette con motore ausiliariò che non richiedono patente e si guidano già a 14 anni. Nel corso dei successivi cinque anni, gli ingegneri e i tecnici di Solex perfezionano sempre di più la trasmissione e il telaio della bicicletta, e la produzione in serie con motore da 0,045 litri può iniziare nel 1946. Presentato in ottobre di quell’anno al 37mo Salone dell’Auto di Parigi da subito il Vélo- Solex è un enorme successo, tanto che dal 1953 la fabbrica ne sforna più di 100.000 unità ogni anno.
Nel tempo, la potenza sale da 0,40 a 0,54 Cv, viene aggiunta una frizione centrifuga per facilitare l’arresto e non dover spegnere ogni volta il motore. La velocità massima è di 28 km/h e il consumo di miscela è di 1 litro ogni 100 km. Nella parte finale della produzione la cilindrata del motore del VeloSolex ‘salè a 0,047 litri e la potenza arriva a 0,7 e poi a 0,8 Cv, con la velocità massima che tocca i 30 km/h.
Quotidiano Di Puglia