UE sulla guida autonoma, meno incidenti ma altri rischi per passeggeri e pedoni. Rapporto sull’AI dell’Agenzia per la cybersicurezza

Un'auto a guida autonoma
BRUXELLES - Nelle auto la rimozione del guidatore è destinata a ridurre notevolmente gli incidenti stradali ma sottoporrà passeggeri e pedoni ad una serie di nuovi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - Nelle auto la rimozione del guidatore è destinata a ridurre notevolmente gli incidenti stradali ma sottoporrà passeggeri e pedoni ad una serie di nuovi rischi. È quanto sottolinea l’Agenzia dell’Unione Europea per la cybersicurezza, Enisa, nel rapporto sui rischi legati all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nei veicoli a guida autonoma pubblicato oggi. I sistemi di AI dei veicoli, come tutti i sistemi IT, sottolinea l’Enisa, sono vulnerabili ad attacchi informatici che possono comprometterne il funzionamento. Al di là dei rischi causati da malfunzionamenti, questi sistemi sono anche vulnerabili ad attacchi intenzionali con lo specifico obiettivo di sabotarne le funzioni. Stando al rapporto, inoltre, l’aggiunta di vernice sul manto stradale o l’applicazione di adesivi su di un cartello per prevenirne il riconoscimento possono spingere il sistema a classificare informazioni errate e di conseguenza indurre il veicolo a comportarsi in maniera pericolosa.

«Quando un mezzo insicuro a guida autonoma attraversa i confini di uno stato membro dell’Ue - ha osservato Juhan Lepassaar direttore dell’Enisa - porta con sé tutti i suoi rischi. La sicurezza non dovrebbe essere un pensiero collaterale, ma dovrebbe essere il prerequisito per un utilizzo credibile ed affidabile di questi prodotti nelle strade europee». Tra le raccomandazioni formulate nel rapporto, la manutenzione regolare dei componenti con controlli ciclici di sicurezza, la ricerca continua nelle cause accidentali e volontarie dei rischi e la creazione di un set di norme apposite per la gestione di tutta filiera produttiva del settore. Infine la richiesta al settore dell’automotive di rinforzare la preparazione nella capacità di gestione ed intervento in eventuali emergenze nel caso di violazione della cybersecurity dei loro prodotti.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia