Si temeva che accadessero "ribaltoni" storici, litigi, spaccature clamorose, addirittura addii alla Formula 1. Invece no. Dopo la burrasca di parole, minacce, accuse, il...
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"L'accordo assicura la sostenibilità a lungo termine della F1, e assieme alle nuove regole tecniche che entreranno in vigore dal 2022, ridurrà le disparità finanziare e prestazionali fra le squadre, aiutando a livellare lo schieramento, e a creare gare più combattute. Questo attirerà più appassionati, a beneficio di ogni team, permettendo di continuare la crescita globale della F1", è il messaggio del comunicato diffuso Liberty. "Sono orgoglioso di come tutte le parti coinvolte abbiano lavorato insieme negli ultimi mesi per i migliori interessi dello sport", ha invece commentato Jean Todt, presidente della FIA. Ma non è un mistero che fra le squadre, inevitabilmente, non siano mancate divergenze di vedute. Non più di due settimane fa Toto Wolff, capo della Mercedes, minacciava di non firmare, insoddisfatto del trattamento ricevuto dai dominatori dell'attuale epoca. "Siamo quelli che ci perdono di più", affermava l'austriaco. "La Mercedes ha dato il suo contributo, è competitiva in pista, e ha il pilota di maggior appeal. In queste trattative sento che non siamo stati considerati come doveva essere". Ma alla fine il Patto è stato raggiunto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia