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Tesla richiama due milioni di auto negli Stati Uniti per l’Autopilot, il suo sistema di guida autonoma ritenuto non sufficientemente sicuro dalle autorità americane. Per il colosso delle auto elettriche è un duro colpo: si tratta infatti del quarto richiamo in meno di due anni e del maggiore della sua storia riguardando quasi tutte i veicoli venduti negli States. A Wall Street l’impatto è evidente, con i titoli Tesla che arrivano a perdere oltre il 3,6%. Al termine di anni di indagine la National Highway Traffic Safety Administration, l’autorità per la sicurezza stradale statunitense, ha stabilito che il sistema di Tesla non ha controlli sufficienti per prevenire un utilizzo inadeguato da parte dei guidatori, aumentando così il rischio di incidenti. I richiami riguardano i Model S, Model X, Model 3 e Model Y. «La tecnologia di guida automatica ha il potenziale di migliorare la sicurezza ma solo se attuata in modo responsabile.
L’azione di oggi è un esempio di come migliorare il sistema dando la priorità alla sicurezza», afferma la Nhtsa, che aveva aperto un’indagine sul sistema di guida assistita di Tesla nel 2021 dopo una serie di incidenti.
L’inchiesta su Tesla è solo uno degli esempi dell’elevata attenzione delle autorità americane nel cercare di governare le nuove tecnologie sulle strade lasciando comunque spazio all’innovazione. Nei mesi scorsi la California ha fermato i taxi senza guidatore di Cruise a San Francisco dopo una serie di incidenti. Il blocco ha spinto la divisione di General Motors di sospendere le operazione in tutti gli Stati Uniti.
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