OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
NEW YORK - Esordio in calo per Tesla sullo S&P 500. Il colosso delle auto elettriche, che rappresenta l’1,6% dell’indice ed è la maggiore società che vi sia mai entrata a far parte, arriva a perdere oltre il 6% interrompendo la corsa degli ultimi mesi durante la quale, complici i forti acquisti degli investitori istituzionali, è salita del 70% da novembre, ovvero dall’annuncio dell’inclusione nel prestigioso indice di Wall Street. Dall’inizio dell’anno i titoli Tesla hanno guadagnato il 731%. Una volata che ha spinto la capitalizzazione di mercato del gigante di Elon Musk a 650 miliardi di dollari, dietro solo a quella dei colossi di Big Tech sullo S&P 500. Il colosso delle auto elettriche vale quasi quanto l’intero settore energetico dello S&P 500, che rappresenta circa il 2% dell’indice in deciso calo rispetto al 13% del 2011. Una riduzione di peso che riflette i cambiamenti industriali con il petrolio che ha perso appeal, e l’ascesa di quel nuovo rappresentato dalla Silicon Valley e da Tesla. Su Twitter Musk non nasconde la sua soddisfazione per l’importante traguardo dello sbarco sullo S&P 500.
«Grazie a tutti coloro che hanno lavorato duramente per il successo di Tesla», cinguetta.
Le prima seria grana è arrivata nel 2016, con il primo incidente di una sua vettura con il sistema software Autopilot. L’anno successivo Musk ha presentato il Model 3 e il suo camion elettrico, lanciando Tesla a livello mondiale con la produzione in Cina e l’annuncio di un impianto in Germania. Durante questi ultimi anni però si è lasciato prendere troppo la mano da Twitter mettendo a rischio, con i cinguettii, il suo posto di lavoro. Nonostante questo Musk, visto da molti come il nuovo Steve Jobs, continua a essere sempre di più il volto di Tesla che, grazie alla sua SpaceX, è stata lanciata anche nello spazio.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia