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MILANO - Stellantis sotto la lente a piazza affari all’indomani della pubblicazione dei numeri sulle immatricolazioni italiane di gennaio. I titoli guadagnano l’1,7% attestandosi a 14,74 euro. Nel dettaglio in Italia le immatricolazioni complessive in Italia sono cresciute del 18,96% su base annua, registrando il quarto mese consecutivo di rialzo. Tuttavia gennaio 2022 fu un mese particolarmente debole (-27,5%) per i problemi legati al lo scarso reperimento dei chip. Stellantis a gennaio ha registrato un incremento delle vendite di nuove auto del 12,3%. Ha fatto peggio del mercato più che altro a causa della frenata dei brand Peugeot (-22%) e Opel (-12%). È inoltre emerso che in Francia le immatricolazioni di gennaio sono cresciute del 5%, mentre quelle del gruppo guidato da Carlos Tavares hanno accusato un calo dell’11%, trascinate in basso dai brand Citroen (-27%) e Peugeot (-14%). Negli States le vendite sono cresciute del 4%.
«I primi dati dell’anno fanno ben sperare per un recupero del volumi nel 2023 con il progressivo miglioramento dello shortage di component», hanno commentato gli analisti di Equita, che però hanno anche ricordato che in Italia sono scattati gli incentivi.
Intermonte raccomanda cautela (‘Neutral’) sulle Stellantis, stimando un prezzo obiettivo a 14,9 euro. Anche gli esperti di Banca Akros sono cauti (‘Neutral’) con l’indicazione di un target di prezzo a 15 euro. Intesa Sanpaolo, invece, è positiva (‘Buy’) e ritiene che il prezzo obiettivo delle Stellantis sia a 16,6 euro. Sono più ottimisti ancora gli analisti di Mediobanca, che hanno calcolato un prezzo obiettivo per le Stellantis a 21,1 euro.
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