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Cambiare senza elettrificare. Con l’aggiornamento di metà mandato della Karoq, a quattro anni dal lancio, Skoda dimostra che si può, tra l’altro riducendo anche le emissioni praticamente come per un modello mild hybrid tanto da riuscire a rientrare perfino nei limiti per accedere agli incentivi, se e quando il governo dovesse decidere di rifinanziare il fondo. Perché quello per i veicoli con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km sono già esauriti. Il Suv compatto da meno di 4,4 metri di lunghezza è stato rivisitato dal punto di vista aerodinamico e ha beneficiato dell’adozione della famiglia Evo dei motori a combustione a benzina e diesel con una riduzione dei consumi che per le versioni equipaggiate con il millecinque turbo benzina da 150 cavalli arriva fino al 16%, equivalenti a 0,7 l/100 km. Efficienza e praticità – come dimostrano i sedili Varioflex di serie sulla Style con 45 configurazioni che garantiscono fino a 200 litri di capacità in più per il bagagliaio – sono del resto gli elementi che da sempre caratterizzano la casa boema di proprietà del gruppo Volkswagen. I soli interventi sulla calandra (ridisegnata), sul fondo scocca (parzialmente carenato), l’inserimento degli air curtains (che migliorano i flusso d’aria) e i cerchi lenticolari (rivestiti come nelle bici da cronometro, ma rimovibili) valgono 5 g/km di CO2 in meno.
La gamma benzina è articolata sul mille a tre cilindri da 110 cavalli a trazione anteriore, sui quattro cilindri 1.5 Tsi da 150 (anche 4x4) e sul nuovo (per l’Italia) 2.0 Tsi 190 cv da 320 Nm (esclusivamente a quattro ruote motrici).
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Quotidiano Di Puglia