BARCELLONA - Ormai lo possiamo dire con certezza: la Seat è definitivamente uscita dal tunnel e ora viaggia a velocità «autostradale». Lo conferma il...
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La dimostrazione che non si tratta di un exploit episodico, ma di un trend consolidato, è affidata ancora una volta ai numeri, che negli ultimi cinque anni evidenziano una crescita delle vendite nell'ordine del 46%. La marca spagnola – dopo oltre 25 anni di incertezze e di anonimato all'ombra del gruppo VW – ha finalmente imboccato la strada giusta, con un chiaro posizionamento di mercato e una strategia di prodotto che i mercati hanno mostrato di gradire.
La performance dell'anno da poco concluso ha trovato linfa nel record storico di vendite stabilito da Leon (170.000 unità) e Alhambra (31.200), nella buona tenuta della Ibiza con 152.300 consegne e nell'ingresso nel segmento – ignorato fino al 2016 – dei Suv compatti con l'Ateca, diventata subito il terzo pilastro dell'offerta spagnola (78.700 unità nel primo anno pieno di commercializzazione) e da poco affiancata dall'ancor più piccola e intrigante Arona, nell'ambito di una famiglia destinata nel 2018 ad allargarsi con l'arrivo di un modello disponibile anche in configurazione a 7 posti.
Il trend positivo ha accomunato tutti i principali mercati in cui Seat è presente. In Germania, per esempio, le vendite hanno superato – per la prima volta dal 1991 – il muro delle 100.000 unità, guadagnando il 13,4% rispetto al 2016. Ancora più elevato il ritmo di crescita registrato sul mercato domestico, dove l'incremento è stato del 23,1% a 95.100 unità, mentre nel Regno Unito le consegne sono state 56.200 (+18,3%). Buona anche la performance in Italia, che rientra nella top ten del mercati Seat con 17.518 vetture immatricolate, un +13,2% che ha consentito al marchio spagnolo di migliorare la sua quota in un mercato cresciuto complessivamente del 7,8%.
I buoni risultati commerciali hanno avuto positivi riflessi anche sui livelli occupazionali: nel 2017 sono stati assunti 185 collaboratori, ai quali all'inizio del 2018 si sono aggiunti altri 150 impiegati a tempo indeterminato, che hanno portato il numero dei dipendenti diretti a superare le 14.800 unità suddivise tra il centro di ricerche avanzate Seat Metropolis:Lab Barcelona, Seat Sport e la casa madre, nel cui ambito a fare la parte del leone è la fabbrica di Martorell. La culla produttiva alle porte della capitale catalana nel 2017 ha sfornato 455.470 vetture, suddivise tra 4 modelli su tre linee di montaggio: la 1 per Ibiza e Arona, la 2 in cui sono assemblate le Leon e la 3 dedicata all'Audi Q3. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia