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Red Bull anticiperà al 2024 la produzione della sua prima hypercar stradale RB17 inizialmente prevista per il 2025 e ne farà 50 in tutto al ritmo di 15 all’anno. Lo ha recentemente affermato il team principal della Red Bull Racing, Chris Horner, al mensile Evo confermando che avrà «tutti i trucchi che abbiamo imparato in Formula 1 e i pezzi migliori di Adrian».
L’Adrian di cui parla lo Spice Boy – così è soprannominato Horner da quando è sposato con l’ex Spice Girl, Geri Halliwell – è ovviamente Adrian Newey, artefice di tutte le monoposto che hanno permesso al team battente bandiera austriaca di conquistare dal 2005 ad oggi 7 titoli mondiali Piloti e 6 per Costruttori in Formula 1 vincendo 113 gran premi su 269 disputati.
A sviluppare la RB17 ci sta pensando la Red Bull Advanced Technologies (RBAT), il dipartimento che si occupa della tecnologia avanzata o, come invece dicono i maligni, di occupare quelle persone che il team ha dovuto appiedare per le regole del tetto agli investimenti annuali al quale ogni team di Formula 1 deve sottostare. Di sicuro la RB17 sarà l’auto più vicina ad una Formula 1 che si sia vista con un peso di 900 kg ed un V8 biturbo ibrido da 1.250 cv, dunque più pesante di poco più di un quintale rispetto ad una Formula 1, ma con oltre 200 cv in più e il vantaggio di non sottostare ad alcuna limitazione regolamentare in tema di aerodinamica. E tutto con il progettista e le tecnologie che dominano sulle piste da tre anni.
Non è tuttavia la prima volta che Newey progetta un’auto stradale. Lo aveva già fatto nel 2016 con l’Aston Martin AM RB 001 poi ribattezzata Valkyrie, un’auto estrema con motore V12 aspirato ibrido 6,5 litri da 1.176 cv di origine Cosworth, un peso di 1.030 kg. Quando per Aston Martin arrivò la nuova proprietà e le strade con Red Bull si diviserò, la casa di Gaydon comincio a sviluppare una versione da pista denominata Pro senza il motore elettrico denominata Pro in vista anche della partecipazione al WEC come Hypercar con il regolamento LMH. Della prima furono prodotte 150 unità da 3 milioni di sterlina l’una e l’altra in 25 unità da 4 milioni l’una mentre il progetto WEC fu messo da parte per poi essere riesumato lo scorso ottobre.
Quotidiano Di Puglia