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NAIROBI – Per la terza volta in questa stagione nel World Rally Championship (Wrc) si sfidano i titani della specialità. Sébastien Loeb (9 titoli mondiali) e Sébastien Ogier (8) partono nel Safari Rally del Kenia, sesta prova della rassegna iridata del 2022, dopo aver già preso parte alle gare di Montecarlo e Portogallo. Malgrado due sole apparizioni (solo nella prima sono andati a punti) sono ottavo (Loeb) e decimo (Ogier) della generale assoluta guidata da Kalle Rovanperä(Toyota Gr Yaris) con 120 punti.
Loeb “il cannibale” è al volante di una delle addirittura 5 Ford Puma plug-in della scuderia M-Sport.
Il ruolino di marcia di questa stagione (tre successi), impone di tenere sotto osservazione il giovane finnico, sesto lo scorso anno in Kenia. In Italia ha sofferto lo sterrato isolano non soltanto nella giornata inaugurale, quando ha dovuto “spazzolare” il tracciato. Oltre a quelle di Rovanperä e Ogier, il Toyota Gazoo Racing schiera anche le Gr Yaris di Elfyn Evans (decimo in Africa nel 2021) e di Takamoto Katsuta, che punta a confermare il prestigioso secondo posto dello scorso anno, finora il miglior piazzamento nel Wrc.
Dopo l'affermazione di Ott Tänak in Sardegna, la Hyundai affronta la trasferta africana con un nuovo spirito (i punti da recuperare al team giapponese sono “appena” 39 nella classifica costruttori). Tornato a vincere dopo oltre un anno e mezzo l'estone deve trascinare sia l'eterno secondo Thierry Neuville sia il giovane Oliver Solberg (21 anni). La Hyundai i20 N deve dimostrare tutta la propria affidabilità nel rally più lungo della stagione. Si tratta di quasi 363 chilometri contro il tempo spalmati su 19 prove speciali, la prima delle quali si corre poco dopo le 14 di giovedì (le 13 italiane). Da soli i due passaggi sulla Kedong (venerdì), sulla Soysambu e sulla Sleeping Warrior (sabato) valgono oltre la metà dell'itinerario cronometrato.
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