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GENOVA - Procede a ritmo spedito la costruzione dell’OTAM 90 GTS, nuova ammiraglia della linea Fast e Iconic del cantiere genovese, per la quale è previsto il varo entro maggio e il debutto in pubblico a settembre, al Cannes Yacht Festival del 2024: un anno speciale per OTAM, in quanto cade il 70mo anniversario della sua fondazione.
Da allora, o meglio dal 19 luglio 1954, quando si costituì l’Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi (OTAM), ne è passata di acqua sotto i ponti. Il rimessaggio delle barche Riva, le prime costruzioni in legno, il passaggio alla vetroresina, le commesse americane, e poi, dagli anni 90 in poi, la produzione di imbarcazioni sempre più sofisticate, veloci ed iconiche come gli indimenticati 45 e 55, e gli attuali scafi custom, tutti costruiti rigorosamente “su misura”, come fossero abiti sartoriali, e l’impiego di nuovi materiali, come la fibra di carbonio.
Il nuovo 90 GTS è uno yacht planante di poco meno di 28 metri (27,75) in grado di assicurare lusso, comfort e attrezzature hi-tech ai massimi livelli e di raggiungere velocità superiori ai 40 nodi grazie a una carena studiata per le alte prestazioni e alla spinta di una coppia di motori MTU da 2.600 cavalli l’uno, già collaudati con successo, unitamente alle eliche di superficie Arneson.
Lo stile è stato affidato a Giuseppe Bagnardi, dello studio BG Design Firm, che si è prodotto, d’intesa con l’armatore committente, in un ardito progetto ispirato, per alcuni dettagli, alle auto da corsa.
Tutto è stato concordato, ovviamente, con l’armatore, un esperto diportista già proprietario di un superyacht di più grandi dimensioni, decisosi a ordinare questo OTAM di 24 metri per utilizzarlo come seconda opzione, ovvero per affidargli il ruolo di day boat adatta a brevi escursioni e, all’occorrenza, anche a navigazioni più impegnative. Il cantiere ligure, del resto, è specializzato in operazioni di questo tipo.
Nel caso specifico, il nuovo OTAM 90 GTS è in grado di accogliere gli ospiti in tre cabine senza sacrificare il pedigree sportivo del brand, ma su richiesta sarebbe possibile realizzare, sulla stessa base, anche un’imbarcazione con 4 o 5 cabine. Nessun Otam, del resto, è mai uguale ad un altro.
L’esemplare in via di completamento è stato allestito con la cabina armatoriale a tutto baglio sottocoperta, più una cabina Vip, una terza cabina ospiti e una lounge. Sul ponte principale, oltre all’enorme pozzetto conviviale con hard-top apribile, c’è un accesso dedicato alla cucina, volutamente separata dalla zona VIP. A poppa si fanno apprezzare un grande prendisole e una grande piattaforma bagno, a prua un’ampia dinette con zona relax e dining sempre accessibile grazie a generosi camminamenti laterali.
Tra le infinite possibilità di personalizzazione dell’OTAM 90 GTS spiccano le finestrature laterali a tutta o mezza altezza, la finestratura a scafo, singola o doppia, il garage più o meno grande, in questo caso capace di accogliere un tender di 4,35 metri. Volendo, sarebbe possibile anche un allestimento in versione hard-top, ovvero con salone chiuso sul ponte principale.
“Come per tutte le nostre commesse, ogni dettaglio dell’OTAM 90 GTS, sia tecnico che estetico, è stato sviluppato con e per l’armatore in modo che la sua personalità venga riflessa in ogni particolare”, tiene a dire Matteo Belardinelli, responsabile delle vendite e della comunicazione del cantiere, aggiungendo che “niente viene lasciato al caso, in quanto l’approccio artigianale vuole essere la massima espressione di esclusività e lusso. La nostra missione – sottolinea il manager - è di permettere ai nostri clienti di potersi esprimere e godersi il processo costruttivo e di design al fine di realizzare qualcosa di davvero unico e mai simile ad altri”.
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