PARIGI – Citroen getta la spugna e si ritira dal World Rally Championship con un anno di anticipo rispetto ai piani. Almeno formalmente la decisione è legata alla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ogier aveva accettato di tornare in Citroen (che gli aveva affiancato il promettente Esapekka Lappi, rimasto ora senza volante nella classe regina) con l'obiettivo di vincere il settimo titolo di fila dopo i 4 conquistati con Volkswagen ed i due ottenuti con Ford. Ma il piano è saltato, non solo per merito dell'estone di Toyota. Con appena 3 rally vinti, il fuoriclasse transalpino si era ritrovato ad inseguire ed in Catalogna la sua rincorsa era praticamente finita poco dopo la partenza per problemi tecnici (non un caso isolato).
Una mazzata per la scuderia e anche per Ogier non più abituato a gareggiare solo per partecipare (ha chiuso al terzo posto nella generale assoluta). Il francese potrebbe accasarsi in Toyota (che i “rumors” davano interessata anche al giovanissimo Kalle Rovanperä), che nel frattempo si è congedata da Tänak, ingaggiato dalla Hyundai alla quale manca ancora il titolo piloti. «La nostra decisione di fermare il programma Wrc alla fine del 2019 - è motivata dalla scelta di Sébastien Ogier di lasciare Citroën Racing», ha spiegato Linda Jackson, numero uno del marchio.
Ogier aveva un biennale con la casa francese. «Si tratta ovviamente di una situazione che non abbiamo voluto, ma non possiamo prendere in considerazione la stagione 2020 senza Sébastien», ha aggiunto la top manager. Il Doppio Chevron lascia il Wrc dopo 102 vittorie e 8 titolo costruttori. Citroen rafforzerà nel 2020 le attività legate alle competizioni, ma supportando maggiormente i clienti impegnati con la C3 R5. Il Wrc perde così un protagonista importante e restano da capire anche i piani di Ford, impegnata a fianco della M-Sport. Pur non ospitando prove, insomma, il mondiale di rally si sposta sempre più in Asia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia