MILANO - Si alza il velo sulla quarta generazione della Range Rover, con le prime informazioni e immagini ufficiali diffuse in attesa di scoprirne tutti i segreti a fine...
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Tecnologia a go-go. L'insieme delle innovazioni di cui la new entry dispone contribuisce a fare di questa new entry il modello più evoluto e lussuoso mai uscito dalle linee di montaggio del gruppo Jaguar-Land Rover che attualmente vanta i più elevati ritmi di crescita sul difficile e anemico mercato europeo dell'auto. A saltare subito all'occhio, anche per i suoi positivi riflessi sui livelli di consumi ed emissioni, è la rivoluzionaria struttura monoscocca realizzata interamente in alluminio. Una scelta che ne ha ridotto del 39% il peso rispetto alla scocca in acciaio del modello precedente. Il che, tradotto in soldoni, significa arrivare a risparmiare - a seconda delle motorizzazioni e degli equipaggiamenti - fino a 420 kg sul peso totale del veicolo. Una cura dimagrante che non ha influito sulla robustezza e la rigidità della struttura, ma che ha consentito consistenti guadagni in termini di agilità e maneggevolezza per merito anche della nuova struttura anteriore e posteriore, anch'essa caratterizzata dall'ampio ricorso all'alluminio e dalle sospensioni pneumatiche completamente riprogettate.
Continuità e innovazione. Lo stile, diventato più morbido e moderno, rimane inconfondibilmente Range Rover perché - come dice il responsabile del design Gerry McGovern «in fase di progettazione, dopo oltre 40 anni di successi avevamo la grande responsabilità di proteggere il Dna di questa icona, cogliendo le proporzioni eleganti e le superfici pulite che erano la caratteristica del migliore design Range Rover». La medesima filosofia è stata seguita nella realizzazione degli interni che, pur conservando il caratteristico stile Range Rover, presentano dettagli di grande modernità e si caratterizzano per le superfici eleganti e pulite, oltre che per l'attenzione posta nelle finiture del pellame e dei legni pregiati che impreziosiscono l'abitacolo. Gli occupanti dei sedili posteriori possono beneficiare di uno spazio per le gambe che si è dilatato di quasi 12 cm. A trasformare questo lussuoso Suv in una vera ammiraglia capace di affrontare nel massimo comfort anche i terreni più ostici provvede poi l’opzione Executive Class che offre due soli sedili (sarebbe meglio definirli poltrone) posteriori.
Test massacranti. Per ottenere risultato all'altezza nti.delle ambizioni progettuali, la flotta delle Range Rover IV di preserie ha compiuto una lunga serie di prove condotte su ogni tipo di terreno, dal liscio e scorrevole asfalto all'off-road più impegnativo, percorrendo milioni di chilometri in oltre 20 Paesi di ogni continente, nelle condizioni climatiche più estreme e nelle più diverse situazioni di guida. Una sperimentazione che ha confermato la validità delle soluzioni adottate unitamente all'affidabilità delle motorizzazioni disponibili che comprendono il V8 a benzina e i turbodiesel V6 e V8, tutti accomunati da potenze elevate, prestazioni brillanti e contenuto livelli di emissioni.
Una storia di successo. Prodotta nello stabilimento di Solihull completamente rinnovato e adeguato agli standard più moderni, la nuova Range potrà essere ordinata subito dopo la conclusione del Salone di Parigi, mentre le consegne ai clienti di oltre 160 Paesi partiranno nel prossimo gennaio. Ci sono tutte le premesse perché l'ultima nata di questa prestigiosa genealogia possa ripercorre la strada delle illustri antenate, capaci di cambiare la percezione del veicolo fuoristrada fin dall'esordio della prima generazione, nata nel 1970 con carrozzeria 3 porte (la 5 porte, indispensabile per lo sbarco sul mercato americano, arrivò nel 1981), innovativo V8 a benzina 3.5 in alluminio capace di erogare la potenza (oggi risibile) di 135 cv, cambio a quattro marce con ridotte e differenziale centrale bloccabile e la trazione integrale permanente che allora era abbastanza rara nel mondo dell'off-road.
Auto trasversale. Un modello capace di conquistare sia i Vip sia i clienti in cerca di un affidabile mezzo da lavoro capace di non sfigurare nelle strade eleganti delle grandi metropoli. C'è anche un po' d'Italia in questa escalation di eleganza e tecnologia (tra i tanti primati nel mondo del 4x4 figurano l'adozione dell'Abs nel 1989 e dalle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico arrivate nel 1991 assieme al controllo elettronico della stabilità): è infatti della VM di Cento il 4 cilindri turbodiesel 2.4 da soli 112 cv che nel 1986 segnò l'avvento del motore a gasolio - successivamente evoluto in potenza e prestazioni - nel cofano della Range Rover. Tra le tante rivoluzioni non possiamo dimenticare il Terrain Response, sofisticato sistema di gestione elettronica degli assetti che sulla nuova Ranger Rover porta la sua versione più evoluta, caratterizzata da un surplus di intelligenza che le consente di ottimizzare tutte le regolazioni del veicolo dopo aver analizzato in tempo reale le condizioni di guida e la situazione del terreno. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia