Nissan, al via processo per scandalo finanziario. Senza Ghosn in aula ex direttore operativo Kelly si dichiara non colpevole

L'ex direttore operativo di Nissan Greg Kelly prima di entrare in aula a Tokyo
TOKYO - E' iniziato questa mattina alla Corte distrettuale di Tokyo il processo per lo scandalo finanziario che riguarda il presidente della Nissan Carlos Ghosn e il direttore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TOKYO - E' iniziato questa mattina alla Corte distrettuale di Tokyo il processo per lo scandalo finanziario che riguarda il presidente della Nissan Carlos Ghosn e il direttore operativo Greg Kelly. A quasi due anni dagli arresti, solo quest'ultimo era presente all'udienza, dichiarandosi non colpevole, mentre Ghosn si trova ancora in Libano, dove è fuggito nel dicembre del 2019 violando i termini della libertà vigilata a cui era sottoposto.

Il 64enne Kelly, cittadino statunitense, ha negato l'accusa di essere stato complice nella copertura dei fondi per un valore di circa 9 miliardi di yen in un periodo di 8 anni, l'equivalente di 85 milioni di dollari; uno schema fraudolento che in base all'accusa puntava a incrementare i compensi del suo ex datore di lavoro sottraendoli al fisco.

Secondo il capo di imputazione e fonti investigative citate dai media giapponesi, solo 7,9 miliardi sarebbero menzionati nei resoconti finanziari della società, malgrado la retribuzione di Ghosn sia stata superiore ai 17 miliardi di yen. Se ritenuto colpevole, Kelly potrebbe dover scontare 10 anni di prigione nonostante l'assenza dell'aggravante dell'abuso di autorità per aver utilizzato i fondi, a differenza dell'ex tycoon.

La stessa casa automobilistica è presente come imputato al processo e dovrebbe dichiararsi colpevole, riferisce la stampa nipponica; Ghosn invece ha sempre sostenuto di essere una vittima di un complotto tra la Nissan e la Procura giapponese. Il governo di Tokyo ha inoltrato al Libano un mandato di estradizione ma - dal momento che i due paesi non hanno mai firmato un accordo di estradizione - è altamente improbabile che Ghosn possa affrontare qualsiasi udienza in Giappone, dove il tasso di condanna ai processi nel 2018 si aggirava intorno al 98%. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia