Kia Niro, un altro naso di Tigre anche i coreani pensano al mini Suv

Una delle prime foto molto spettacolari di Niro, il piccolo Suv di Kia
FRANCOFORTE - Solo al Salone potremo sapere qualcosa di concreto sulla Niro, la concept car della Kia che celebra in terra tedesca la sua prima mondiale. Finora le anticipazioni...

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FRANCOFORTE - Solo al Salone potremo sapere qualcosa di concreto sulla Niro, la concept car della Kia che celebra in terra tedesca la sua prima mondiale. Finora le anticipazioni sono rimaste volutamente nel vago, e mentre le le poche immagini diffuse sembrano tracciare l'identikit di un modello molto vicino alla produzione di serie, la Kia si limita ad escludere - ma senza riuscire a risultare del tutto credibile - un futuro di serie molto ravvicinato.


Grinta. Da quello che si riesce a interpretare, questa vettura s'inquadra nel processo di costante evoluzione estetica e qualitativa che vede impegnata la casa coreana. La mascherina presenta l'ormai inconfondibile e apprezzato disegno «Tiger nose» (a naso di tigre) che è la chiave di volta sulla quale il responsabile del design Peter Schreyer - oggi divenuto presidente della società con supervisione stilistica sull'intero gruppo di cui fa parte anche Hyundai - ha costruito un'immagine di marca sempre più solida, riconoscibile e apprezzata dalla clientela.

Contagocce. Tra le poche notizie fatte filtrare, c'è una solta certezza: l'origine della sigla del progetto. La sigla alfanumerica non sarà particolarmente originale, ma è senza dubbio emblematica: KED 10 è infatti l'acronimo del centro di design europeo della Kia che ha sviluppato il progetto, il decimo della sua ancor breve storia. Vista in quest'ottica, la scelta appare quasi scontata, anche perché si tratta di una sigla che certo non ritroveremo nell'ipotetica vettura di serie.


Anticipazione. Con dimensioni che la collocano nel segmento B, la vettura viene interpretata come l'antipasto di una possibile, futura rivale degli urban Suv come la Nissan Juke o la Renault Capture. Un modello che sembra quasi indicare come per la coreana la tradizionale utilitaria rappresenti una specie in via d'estinzione, matura per essere sostituita da altre categorie di auto compatte più creative e diversificate. Dietro lo scintillìo dei Led e i profili fluorescenti tipicamente da salone, si intravedono comunque molti tratti somatici che potrebbero caratterizzare la futura produzione del marchio orientale. Un prodotto che sembra proseguire con coerenza sulla strada indicata dalla Provo, l'interessante concept vista all'ultimo Salone di Ginevra. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia