New Sandero dice addio al diesel. Ora è brillante sia nella versione bifuel che a benzina con il 1.0 TCe turbo da 90 cv

La nuova Dacia Sandero
ROMA - Addio ai motori diesel (almeno per ora), entro il 2021 la Dacia Sandero andrà solo a benzina o a gas, utilizzando gli unici tre motori rimasti per ora in gamma,...

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ROMA - Addio ai motori diesel (almeno per ora), entro il 2021 la Dacia Sandero andrà solo a benzina o a gas, utilizzando gli unici tre motori rimasti per ora in gamma, tutti di derivazione Renault e tutti a tre cilindri. Ci riferiamo al piccolo 1.0 SCe aspirato da 65 CV (accoppiato al cambio manuale a cinque marce) e al 1.0 TCe turbo da 90 CV, abbinato al nuovo cambio manuale a sei marce o alla trasmissione a variazione continua (CVT). La terza variante riguarda la soluzione bifuel, benzina più gas: denominata ECO-G, è una soluzione semplice, affidabile ed economica, che assicura tra l’altro la potenza maggiore, con 100 CV, risultando al contempo la più rispettosa dell’ambiente. Secondo i dati forniti dalla Casa la Sandero con la motorizzazione ECO-G emette infatti l’11% in meno di CO2 allo scarico, grazie proprio all’apporto del gas. Peccato, però, che la Sandero bifuel non possa disporre, neanche a richiesta, del nuovo cambio automatico, risultando disponibile esclusivamente il manuale a sei marce.

L’impianto a gas è montato direttamente in fabbrica lì dove verrebbe alloggiata la ruota di scorta (sostituita da una bomboletta d’emergenza). Ciò consente di non perdere spazio nel vano bagagli, a tutto vantaggio delle esigenze di carico. Quanto alla manutenzione, la versione bifuel richiede cadenze e tempi uguali a quelle della versione benzina.

I serbatoi sono ovviamente due: uno per la benzina, con capienza di 50 litri, l’altro per il gas, di 40 litri (di cui 32 utili). In tal modo l’autonomia sfonda abbondantemente quota 1000, arrivando a 1300 chilometri: un limite inarrivabile per la Sandero con il solo motore a benzina 1.0 TCe 90 CV, che comunque si farà apprezzare per la capacità di ridurre i consumi dell’11% sul modello base e del 4% sulla versione Stepway. “Un risultato – spiegano i tecnici della Casa rumena – su cui incide anche la nuova trasmissione automatica a variazione continua di rapporto (CVT), più leggera e capace di gestire meglio l’erogazione di potenza del motore”.

Non è stato ancora possibile provare su strada la Sandero di terza generazione. Risultano comunque incoraggianti le informazioni fornite dalla Casa, in base alle quali “le nuove sospensioni assicurano una migliore capacità di filtraggio delle sconnessioni e sono in grado di ridurre il coricamento laterale in curva”. Ciò può significare tenuta di strada affidabile e, soprattutto, contenimento del rollio, autentico punto debole di un po’ tutti i crossover alti da terra.

Prodotte in Romania e in Marocco, le nuove Sandero e Sandero Stepway saranno disponibili in Italia nel primo trimestre del 2021, con prezzi che non dovrebbero discostarsi troppo dagli attuali, e dunque non superare la soglia dei 15.000 euro, neanche nelle versioni meglio equipaggiate. Obiettivo della casa rumena, o meglio del Gruppo Renault, è confermare il trend in crescita rallentato esclusivamente dalla crisi di mercato provocata dalla pandemia, e salvaguardare sempre più il rapporto di fiducia con la clientela. A tal proposito vale la pena ricordare che da un’indagine svolta a febbraio del 2020 da Altroconsumo Inchieste è risultato che il marchio Dacia ha raccolto 91 punti su 100 in affidabilità, posizionandosi insieme a Mercedes, Smart, Jaguar, Volkswagen, DS Automobiles e Ford.

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Quotidiano Di Puglia