Nascerà nel 2025 la prima Red Bull Hypercar da 1.100 cavalli progettata da Newey

Nela foto, la Aston Martin Valkyrie progettata dalla Red Bull
Nel 2025 nascerà la prima vettura di produzione a marchio Red Bull: si chiamerà RB17, sigla rimasta inutilizzata nella nomenclatura per le Formula 1...

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Nel 2025 nascerà la prima vettura di produzione a marchio Red Bull: si chiamerà RB17, sigla rimasta inutilizzata nella nomenclatura per le Formula 1 anglo-austriache, ma con prestazioni destinate a essere davvero degne di un bolide della categoria regina. La hypercar Red Bull avrà telaio in carbonio, aerodinamica a effetto suolo e un motore ibrido V8 in grado di sprigionare addirittura 1100 cavalli. Ne saranno realizzati 50 esemplari al prezzo di 5 milioni di sterline (circa 5,8 milioni di euro), ma nel pacchetto di acquisto sarà incluso anche l'accesso al simulatore della squadra per gli allenamenti e un programma di evoluzione tecnica.



La RB17 farà ovviamente tesoro di tutte le esperienze acquisite in 18 stagioni di F1, e verrà realizzata all'interno di Red Bull Advanced Technologies, la divisione del gruppo dedicata ai progetti speciali. La biposto porterà la firma di Adrian Newey, che ha commentato: "Spingerà i limiti di design e tecnologia molto oltre ciò che è stato disponibile fino a qui". Per Red Bull non sarà comunque un esordio assoluto nel mondo delle hypercar, avendo collaborato con Aston Martin per la Valkyrie. Dopo alcuni anni di sviluppo, nel 2021 è cominciata la produzione delle 150 unità previste, anche se le strade delle due aziende si sono separate dopo l'acquisizione di Aston Martin da parte di Lawrence Stroll, con utilizzo del nome per la propria scuderia di F1.


Christian Horner, team principal e amministratore delegato Red Bull, ha ricordato: "Si tratta di una pietra miliare, perché Red Bull Advanced Technologies adesso è in grado di creare e costruire in serie nella nostra sede". La crezione della RB17, ci ha tenuto a precisare la Red Bull, "assicurerà gli attuali posti di lavoro e permetterà di creare 100 nuove posizioni a Milton Keynes, in aggiunta ai benefici economici per partner e fornitori". C'è probabilmente un riferimento implicito al budget cap introdotto in F1, che ha portato le squadre a ridimensionare o ridistribuire le proprie risorse, anche umane. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia