Milano, dieci vie o piazze diventano pedonali dopo i test. Il Comune, riduzione del traffico e più socialità

Via Spoleto a Milao diventa pedonale
MILANO - A Milano dieci vie o piazze cittadine diventano pedonali in via definitiva dopo il periodo di sperimentazione avviato tra il 2019 e il 2020. Si tratta delle vie Spoleto e...

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MILANO - A Milano dieci vie o piazze cittadine diventano pedonali in via definitiva dopo il periodo di sperimentazione avviato tra il 2019 e il 2020. Si tratta delle vie Spoleto e Venini, in zona viale Monza nel Municipio 2, di via Monte Velino a Calvairate, nel Municipio 4, Porta Genova, nel Municipio 6, piazza Sicilia a Porta Vercellina e via Quarti a Baggio, nel Municipio 7, via Val Lagarina a Quarto Oggiaro, nel Municipio 8, via Toce e piazza Minniti, nel quartiere Isola e piazza Belloveso a Niguarda, nel Municipio 9. In qeusti anni, come spiega il Comune, la scelta è stata quella di promuovere la qualità della vita dei cittadini anche attraverso l’estensione delle aree pedonali, migliorando la vivibilità di spazi sempre più fruiti da residenti, commercianti e turisti, oltre che da studenti, quando si tratta di aree di fronte alle scuole.

Dopo il periodo transitorio, gli uffici della Mobilità del Comune hanno provveduto a verificare, in accordo con i Municipi che hanno tutti espresso parere favorevole, il successo della sperimentazione: le pedonalizzazioni hanno favorito un cambiamento culturale nell’utilizzo degli spazi pubblici, migliorato le interazioni sociali, privilegiato lo sviluppo del commercio locale. Nello stesso tempo si è verificata una complessiva riduzione del traffico. «Anche Milano - spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità - sta affrontando un cambiamento simile ad altre metropoli: l’esigenza di avere spazi non solo riservati alle auto, ma anche a pedoni e ciclisti. La conformazione della nostra città è compatta e non permette complete rivoluzioni, ma questi interventi in diversi Municipi hanno comunque cambiato la qualità della vita nei quartieri, promuovendo lo sviluppo economico locale e generando nuovi luoghi di socializzazione».

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Quotidiano Di Puglia