GINEVRA - Un grande passato per un futuro piccolo. Questo sembra volere suggerire la LF-SA il concept che Lexus ha presentato al Salone di Ginevra, un’auto corta meno di 3,5...
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Doppia sigla, doppia anima. La LF-SA racchiude una doppia sigla: Lexus Finesse, ovvero lo stile che sta facendo la fortuna dei modelli attuali, dalla IS fino alla NX, ed SA che sta per Small Adventure e di riferisce evidentemente alle dimensioni della più piccola Lexus mai vista. È lunga infatti 3,45 metri, larga 1,7 e alta 1,43 metri e il suo abitacolo è concepito come una 2+2, ma con un’aria quasi da crossover. Un’auto dunque tanto innovativa nei concetti, quanto invece era tradizionale la LS, ma solo nello stile. Gli elementi esteriori sono invece quelli che conosciamo e dunque forme taglianti, la calandra anteriore a clessidra e quella posteriori invece caratterizzata da uno scalino e dai gruppi ottici a L.
Il guidatore comanda. Molto interessante l’abitacolo con una separazione netta tra lo spazio dedicato al pilota, quello per il passeggero e infine quanto rimane per chi siede dietro. La plancia reca la strumentazione in una spazio corrispondente all’apertura tra le due razze laterali del volante, la parte superiore del tunnel centrale è inclinata inoltre l’head-up display è del tipo panoramico e lo schermo del sistema infotelematico è olografico. Il passeggero invece gode di maggiore spazio e libertà, ed è l’unico a potere – e dovere – spostare il sedile in avanti per far entrare ed uscire gli altri due seduti sul divano posteriore. La LF-SA è sì piccola, ma offre tutto il piacere, la sicurezza e la tecnologia tipico delle Lexus. Le tinte usate sono ispirate all’eclissi solare mentre la vernice usata per la carrozzeria è denominata Stellar Silver ed evoca i viaggi nello spazio.
Indizi sul futuro prossimo. Nessuna notizia invece sulla tecnica, né sulla scocca né sulla meccanica. La LF-SA vuole essere, secondo le dichiarazioni ufficiali, solo un modello di stile, ma altri invece vi vedono l’anticipazione pantografata di un modello più piccolo sia della NX sia della CT. Tutto lascia credere che si tratti di un crossover particolarmente compatto, capace di dare al marchio di lusso di Toyota l’arma commerciale necessaria a portarla le vendite in Europa dalle 53mila del 2014 fino alle 100mila previste entro il 2020. Così come la NX sfrutta la base offerta dalla RAV4, la prossima SX – nome di fantasia, beninteso – potrebbe derivare dal crossover compatto che Toyota sta preparando e che sarà posizionato tra Auris e RAV4. Due sole le certezze: sarà anche ibrida e – almeno in Italia – sarà l’unica versione disponibile, come per tutte le Lexus. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia