Lexus alla Milano Design Week, in mostra le opere dei finalisti del Design Award 2018

La suggestiva installazione dell'architetto giapponese Sota Ichikawa
MILANO - Per Lexus la Settimana milanese del Design è da 11 anni un appuntamento imperdibile, come è logico per un brand che sulla cifra stilistica punta molte delle...

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MILANO - Per Lexus la Settimana milanese del Design è da 11 anni un appuntamento imperdibile, come è logico per un brand che sulla cifra stilistica punta molte delle sue carte, ma anche perché coincide con un evento istituzionale particolarmente significativo: la proclamazione del vincitore del Lexus design award, il concorso rivolto ai designer emergenti di tutto il mondo.


La mostra delle opere dei 12 finalisti dell'edizione 2018 rappresenta uno degli elementi d'attrazione dell'allestimento realizzato quest'anno in una location particolarmente significativa: lo spazio «Le Cavallerizze» all'interno del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia, a due passi dalla Basilica di S. Ambrogio che di Milano e della sua storia costituisce una delle testimonianze più importanti.

A conclusione della giornata inaugurale sono stati proclamati i vincitori dell'edizione 2018: la qualificata giuria internazionale e i voti espressi dai visitatori hanno incoronato lo Studio di design «Extrapolation factory» per l'opera «Testing hypotheticals», un sito di sperimentazione finalizzato all'esplorazione delle ipotetiche relazioni tra società, tecnologia e ambiente, un tema coerente con il filo conduttore della presenza Lexus.

La suggestiva installazione dell'architetto giapponese Sota Ichikawa, capo dello studio «doubleNegatives Architecture», è infatti ispirata al claim scelto dal marchio giapponese «Limitless CO-Existence». Cioè la Coesistenza senza limiti che suona di particolare attualità nei tempi che stiamo vivendo ed è coerente con la filosofia del marchio di lusso della Toyota, che vede il design come un catalizzatore dell’evoluzione, della responsabilizzazione e dell’apertura verso altre culture.

L'installazione di Ichikawa, noto per la capacità di coniugare informatica e design, integra contenuti digitali e analogici affidando a un numero apparentemente infinito di corde (in realtà sono 12.000) il compito di rappresentare l'umanità nella quale ogni singolo essere è idealmente il centro del mondo. Ciascuna corda, illuminata simultaneamente da una sorgente luminosa, esce dall'oscurità a simboleggiare come – nella visione dell'autore – ogni singola prospettiva rappresenti anche il centro della stessa.


Simbolismi e scenografie a parte, il brand giapponese non dimentica di essere innanzitutto un costruttore di automobili e lo dimostra esponendo a «Le Cavallerizze» due novità: il prototipo LF-1 Limitless che anticipa lo stile dei futuri modelli e la LC, icona delle Coupé 2+2 che dello stile Lexus odierno (ma anche dei contenuti di tecnologia e ingegneria) rappresenta la massima espressione. Contestualmente una flotta di LS, l'ammiraglia del brand appena entrata nella quinta generazione, si fa ammirare durante la settimana nelle strade di Milano come shuttle per gli invitati.
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Quotidiano Di Puglia