PEBBLE BEACH - Dopo il tuono, ecco il lampo. Anzi, la Lambo. Quella definitiva: la Lamborghini Aventador SVJ è infatti la Lamborghini più potente mai costruita con i...
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Tre lettere davvero storiche. Le lettere SVJ hanno un significato preciso nel dizionario di Sant’Agata Bolognese: significano Super Veloce Jota. E se le prime due si ricollegano alla versione di punta della precedente Aventador, l’ultima invece rimanda al passato primordiale del Toro: Jota infatti è la pronuncia della lettera J in spagnolo ed è quella che la Lamborghini usò per il prototipo da competizione della Miura nel 1970 e che, nella documentazione FIA, identifica le specifiche delle versioni da corsa. Quella Miura non vide mai la bandiera a scacchi per l’avversione personale di Ferruccio Lamborghini verso le competizioni, ma i frutti di quell’esperienza furono utilizzati per la Miura SV da 400 cv.
Meno peso e più potenza. La Aventador SVJ è, prima di tutto, più leggera e potente della Aventador S. Il suo V12 6,5 raggiuge 770 cv a 8.500 giri/min, invece di 740 cv, e alla bilancia misura 1.525 kg (-50 kg) facendo passare il rapporto peso/potenza da 2,13 a 1,98 kg/cv per prestazioni straordinarie. 0-100 km/h in 2,8 s., 0-200 km/h n 8,6 s. e 0-300 km/h on 24 s. con una velocità massima di 350 km/h e uno spazio di frenata da 100 km/h di soli 30 metri grazie ai freni con dischi carboceramici anteriori da 400 mm di diametro e posteriori da 380 mm. Per ottenere queste prestazioni, l’impianto di aspirazione è stato rivisto con una valvola a farfalla in titanio e una nuova fluidodinamica mentre lo carico offre una minore contropressione ed è più corto e leggero con due terminali posizionati separati e più in alto invece che in basso al centro. Anche il cambio sequenziale ISR è stato rivisto nella logica, ma è nel telaio e nell’aerodinamica che è stato svolto il lavoro più importante per raggiungere le prestazioni che hanno portato al sensazionale record sul Nürburgring.
Aerodinamica attiva e vettoriale. Le sospensioni hanno ammortizzatori magnetoreologici rivista nella logica di controllo e barre antirollio più rigide del 50% inoltre ci sono le 4 ruote sterzanti (anteriore a rapporto variabile) e il sistema di trazione integrale privilegia maggiormente le ruote posteriori inviandovi il 3% di coppia in più. Viene poi applicato il sistema di aerodinamica attiva ALA di seconda generazione già visto sulla Huracàn Performante e reso ancora più efficace. La SVJ ha alcune specificità ben visibili e riguardano la parte anteriore, le prese d’aria e il grande alettone posteriore, ma è quello che non si vede che fa la differenza. Il sistema ALA infatti apre e chiude gli splitter e gli sfoghi sul cofano motore per attivare i flussi sopra e sotto la vettura riuscendo a migliorare il carico aerodinamico del 40% su entrambi gli assali e, allo stesso tempo, diminuire la resistenza aerodinamica dell’1%. L’ALA inoltre varia la deportanza in modo selettivo sui due lati della vettura a seconda del verso della curva e lo fa in modo più marcato del 30% rispetto alla Huracàn.
Una serie ancora più speciale. Anche i cerchi sono specifici per essere ancora più leggeri e sono state riviste le mappature tipiche delle modalità di guida (Strada, Sport, Corsa e Ego). C’è inoltre il sistema di telemetria per cronometrare i tempi su pista o lungo percorsi prestabiliti. Praticamente infinite poi le possibilità di personalizzazione grazie al programma Ad Personam. La Aventador SVJ costerà 349.116 euro (tasse escluse) e sarà prodotta in 900 esemplari, tra questi 63 faranno parte della serie speciale SVJ 63, per onorare l’anno di nascita della Lamborghini, il 1963, e il cui trattamento della carrozzeria mette in evidenza l’utilizzo della fibra di carbonio, materiale del quale – lo ricordiamo – la Aventador è fatta praticamente per intero. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia