Kona svetta fra i piccoli Suv ideale per la giungla in città. Hyundai propone il suo sport utility

La nuova Hyundai Kona
MILANO - Estate, tempo di anteprime. Sembra il passaparola 2017 dell’auto: giocare d’anticipo, svelando – senza eccedere in dettagli tecnici ed escludendo...

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MILANO - Estate, tempo di anteprime. Sembra il passaparola 2017 dell’auto: giocare d’anticipo, svelando – senza eccedere in dettagli tecnici ed escludendo qualsiasi accenno ai prezzi – le novità in arrivo quando la stagione delle vacanze sarà ormai finita da un pezzo. A questa regola non scritta, ma rispettata da molti costruttori, si è attenuta la Hyundai nel celebrare a Milano l’anteprima della Kona, il modello che segna l’ingresso del brand coreano nel sempre più scoppiettante segmento dei Suv di segmento B, la “terra promessa” nella quale tutti vogliono sbarcare, viste le previsioni che – almeno per il prossimo quinquennio – la danno in significativa e costante crescita.

 

A dispetto del nome opinabile, che in italiano si presta a facili e non sempre rispettose ironie ma che in realtà ha un’origine esotica (è un distretto di Hawaii, l’isola più grande dell’omonimo arcipelago), la nuova Hyundai propone un look aggressivo e accattivante, caratterizzato dai tagli decisi della carrozzeria e dal profilo in materiale plastico nero che corre alla base di tutta la carrozzeria, circondando anche i gruppi ottici. Un elemento estetico con funzione protettiva che enfatizza lo spirito di una vettura vestita con i panni del Suv, seppur orientato a muoversi nella giungla urbana, piuttosto che quelli del crossover, visto che a differenza di altri rivali dispone anche della trazione integrale.

Nella torrida e sovraffollata serata milanese, la Kona “dimostrativa” con la sua livrea di un brillante verde metallizzato che difficilmente vedremo sulle strade italiane ha esibito un abitacolo tra i più spaziosi e accoglienti della categoria, caratterizzato da finiture curate e dall’alto livello dei materiali, a conferma che in termini di qualità la produzione del gruppo coreano non ha più nulla da invidiare alla concorrenza più qualificata. Lo stile moderno degli interni, vivacizzato dai profili colorati, disponibili in diverse tonalità comuni alle impunture dei sedili, al rivestimento dello sterzo, alle bocchette d’areazione e alla base della leva del cambio, offre l’immediata sensazione di contenuti tecnologici importanti con il display flottante che svetta al centro della plancia e a seconda delle versioni arriva fino a 8 pollici. È il cuore del Multimedia System che gestisce anche la connettività grazie all’integrazione nella vettura degli smartphone a standard Android Auto e Apple CarPlay.

La vocazione hi-tech della Kona non si esaurisce certo qui, ma tocca vertici inconsueti per il segmento con i sistemi di assistenza alla guida che vanno dalla frenata autonoma d’emergenza con rilevamento pedoni e veicoli al mantenimento attivo della corsia di marcia, dal monitoraggio della stanchezza del guidatore al controllo dell’angolo cieco, dalla gestione automatica degli abbaglianti all’avviso di possibili urti posteriori.


Realizzata sulla nuova piattaforma condivisa con la “cugina” Kia Stonic, che quanto a nome non scherza neppure lei, la Hyundai Kona nella versione per l’Europa (quella per America e Asia è stata svelata in un evento coreano teoricamente contemporaneo, ma in realtà anticipato per il gioco dei fusi orari) dispone delle più moderne ed efficienti motorizzazioni a benzina e diesel del gruppo: tra i primi troviamo i turbo T-Gdi 1.2 a 3 cilindri da 120 cv e 1.6 a 4 cilindri da 177 cv, mentre dal 2018 l’alimentazione a gasolio sarà affidata a un nuovo 1.6 nelle versioni da 115 cv con cambio manuale e trazione anteriore e da 136 cv con cambio 7Dct doppia frizione a 7 rapporti e trazione anteriore o integrale.
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Quotidiano Di Puglia