FRANCOFORTE - Sarà una delle star del Salone di Parigi e una delle new entry più interessanti del 2017 (entro marzo). È la Kia Rio, piccola coreana di quarta...
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L’auto viene costruita a Sohari, in Corea, ma carrozzeria e interni sono il frutto del lavoro congiunto dei centri stile Kia di Francoforte e di Irvine (California), definiti in collaborazione con lo studio centrale di Namyang. Quanto basta per spiegare la vocazione globale del modello destinato a misurarsi con rivali temibilissime.
Il design presenta linee tese, moderne, persino raffinate, che conferiscono un’immagine lontana da quella, semplice e spartana, della prima generazione Rio e in sintonia con equipaggiamenti degni di un’ammiraglia: basti dire, in proposito, che è la prima auto di segmento B a disporre della frenata automatica con riconoscimento del pedone, cui si aggiunge l’avvisatore automatico in caso di spostamento dalla corsia di marcia.
E ancora: la connettività prevede l’integrazione di smartphone Apple e Android; l’abitabilità è nettamente migliorata e la capacità di carico è aumentata di 26 litri (325). Se non bastasse, i motori di ultima generazione, come il tricilindrico 1000 T-GDI da 100 o 120 cv, assicurano – secondo le anticipazioni della Casa – «prestazioni ed efficienza degni di auto di categoria superiore». Costruita facendo largo uso di acciai ultraresistenziali (più solidità, meno peso), la nuova Rio è piccola ma non piccolissima: sfondato il muro dei 4 metri (4.065 mm), sfora di 15 mm rispetto al modello attuale, mentre l’altezza risulta ridotta di 5 mm (1450 in tutto). Ciò contribuisce a conferire un tocco di sportività senza sacrificare lo spazio per la testa. Il passo è cresciuto di 10 mm (fino a 2.580), a beneficio dell’abitabilità (aumentati lo spazio per le gambe e per le spalle).
L’abitacolo si segnala per un ambiente di qualità in cui spicca la nuova plancia, leggermente angolata verso il guidatore e impreziosita da elementi in nero lucido. Si fa notare lo schermo touch screen da 5 o 7 pollici ad alta definizione che gestisce il sistema HMI (Human-Machine Interface) per le funzioni di intrattenimento, navigazione e connettività: un servizio completo che prevede, tra l’altro, informazioni su traffico, meteo e autovelox. La nuova Rio è inoltre la prima auto del segmento B con prese USB per i posti anteriori e posteriori. Alla base della gamma motori c’è, come detto, il piccolo 1000 tre cilindri T-GDI (Turbo Gasoline Direct Injection) già sperimentato sulla cee’d, declinato nelle potenze di 100 e 120 cv/172 Nm, per il quale sono ancora in fase di omologazione i dati su consumi ed emissioni. Ciò detto, la Casa anticipa che «la CO2 verrà tenuta al di sotto dei 100 gr/km, con possibilità di ulteriori riduzioni grazie allo Stop&Go».
Sarà disponibile anche un 4 cilindri 1,2 litri con potenza di 84 cv. Sul fronte diesel, invece, la nuova Rio adotterà il motore 1.4 nelle versioni da 70 e 90 cv, per le quali si prevedono emissioni di CO2 inferiori a 90 gr/km. Cambi manuali a 5 o 6 marce. Presto per conoscere i prezzi e la gamma, con relativa distribuzione di dotazioni di serie e optional. Ma è certo che sono previsti sei airbag, attacchi Isofix per i seggiolini dei bambini e tutte le soluzioni più moderne dedicate alla praticità e al comfort di viaggio, dal sistema di avviamento senza chiave al volante e ai sedili riscaldati, dal tergi automatico con sensore pioggia ai proiettori a regolazione automatica; saranno disponibili anche il cruise control, il limitatore di velocità e l’assistente di parcheggio con telecamera, per non dire di aria condizionata, radio e sistema audio a sei altoparlanti. Il tutto con garanzia di 7 anni/150.000 km.
Quotidiano Di Puglia