Incidenti gravi in auto, al via controlli e sequestri dei telefonini a bordo. Rischi penali per chi guida

Un incidente d'auto
PORDENONE - In caso di incidenti stradali gravi, con feriti o morti, la Polizia potrà verificare telefonini, tablet e agli altri dispositivi di comunicazione presenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - In caso di incidenti stradali gravi, con feriti o morti, la Polizia potrà verificare telefonini, tablet e agli altri dispositivi di comunicazione presenti all'interno dei veicoli coinvolti nel sinistro per stabilire se questo è stato provocato dal loro utilizzo, con tutte le conseguenze penali e civili che ne derivano. L'indicazione, come riporta il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it, arriva dalla Procura di Pordenone che, su input della Procura generale di Trieste, ha emanato la direttiva numero 4414 del 26 giugno 2018: per il momento sarà seguita in tutto il Friuli-Venezia Giulia, ma in futuro potrebbe essere adottata anche in altre aree del Paese.


Si tratta di una misura che punta a contrastare il crescente fenomeno degli incidenti provocati da distrazioni tecnologiche, come chattare, inviare sms, utilizzare la rubrica telefonica, impostare il navigatore mentre ci si trova alla guida.

«L'autista coinvolto in un grave incidente stradale dovrà prontamente collaborare con gli organi di polizia esibendo cellulari, tablet e ogni altro dispositivo reperibile nell'abitacolo, per consentire nell'immediatezza di verificare eventuali interferenze con la condotta di guida», si legge nella pubblicazione della Giuffrè editore, che commenta gli effetti procedurali del provvedimento. «Per chi si rifiuta o nasconderà il telefonino, scatterà la perquisizione personale con il sequestro dell'apparato». I dispositivi elettronici saranno verificati in loco, in particolare quello del conducente, che avrà la facoltà di farsi assistere da un avvocato.

«Nel verbale - prosegue dirittoegiustizia.it - si darà atto se sono presenti messaggi o chat aperte e coincidenti con il momento del sinistro». Se non emergeranno elementi probatori l'apparecchio sarà restituito al proprietario, altrimenti «si procederà al suo sequestro». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia