BERLINO - Fino a pochi giri dalla fine, la scuderia sino francese DS Techeetah, ha cullato il desiderio di una nuova doppietta. Il 3 febbraio del 2018 Jean-Eric Vergne, che a fine...
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A Berlino ha lasciato solo le briciole agli avversari perché ha conquistato il punto del più veloce in qualifica ed i tre della superpole. Più i venticinque per la vittoria e quello per il giro veloce. Vergne lo ha seguito e, soprattutto in partenza, lo ha anche “protetto”. E fino ad una manciata di tornate dalla fine la DS aveva in mano la gara. Poi il francese ha anticipato l’attack mode, che è però andato sprecato per via della bandiera gialla. Nel finale è stato tamponato ed ha progressivamente perso posizioni, chiudendo ventesimo. Il matrimonio fra il costruttore transalpino e la scuderia controllata dalla Seca, una società di capitali cinese che, tra le altre cose, investe anche nelle telecomunicazioni, nell’intrattenimento e nel mondo dei media, sta funzionando alla grande. Vergne si è aggiudicato due titoli mondiali, mentre la scuderia DS ha conquistato il primo alloro a squadre. E con da Costa che ha preso il largo sembrano possibili sia una terza affermazione individuale sia una seconda a squadre consecutiva.
«Sono così felice», ha commentato il portoghese. «Le persone che mi stanno vicine, la mia famiglia, i miei amici ci tengono che io vinca e sanno che ho avuto degli anni difficili. C’era tanta pressione, perché davano quasi per scontato che io vincessi. Ma se c’è pressione significa che in ballo c’è qualcosa di importante». «Dico a tutti che voglio vincere, sì – ha proseguito – ma la strada è ancora lunga, molto lunga. Però se lavoriamo così sono fiducioso». «Mi sono trasferito alla DS Techeetah perché volevo stare davanti, perché volevo una macchina più veloce. Sono grato perché tutto sta andando alla grande». La DS ha conquistato 7 podi la passata stagione (tre successi, tutti di Vergne, tre secondi posti, due di Lotterer, ed una terza posizione) e quest’anno ha aggiunto altre due affermazioni, due secondi posti ed una piazza d’onore. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia