Che succede in F1? Come mai, improvvisamente, i piloti si ritrovano a dover lottare contro un eccessivo degrado delle gomme Pirelli? Da tre gare a questa parte, è questo il...
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Va sottolineato che anche dopo i test di febbraio, Hamilton aveva subito espresso qualche perplessità sulle mescole adottate dalla Pirelli. Che sono quelle del 2019 perché le squadre, dopo i test di Abu Dhabi di quell'anno, bocciarono le nuove mescole 2020 che Pirelli aveva preparato. "Non è stato fatto un gran lavoro", aveva commentato amaro Hamilton. E' quindi stato inevitabile tornare ai pneumatici 2019, ma nel frattempo lo sviluppo delle monoposto ha portato ad un aumento del carico aerodinamico che ha finito per mandare in crisi le Pirelli. Il punto di maggior rottura lo si è avuto nel GP di Gran Bretagna quando lo stesso Hamilton, Valtteri Bottas e Carlos Sainz si sono ritrovati con la gomma anteriore sinistra esplosa. Ma anche domenica scorsa in Spagna, complice il caldo, non sono mancati i problemi. Alexander Albon della Red Bull, pur utilizzando tre diverse mescole, ha accusato: "Dopo appena sette giri, con ognuna delle gradazioni delle gomme mi ritrovavo senza aderenza". Ma bisogna dire che al suo compagno Max Verstappen, tali problemi non si sono verificati. Critico anche Lando Norris della McLaren "Con le gomme da bagnato sarei andato meglio... quando ho montato le hard, non c'era più aderenza". Mentre George Russell della Williams non ha avuto peli sulla lingua: "Spazzatura". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia