Hamilton e la delusione in casa Mercedes, tra misteri e software mal programmati

La delusione di Lewis Hamilton sul podio vicino all'esultanza di Vettel
MELBOURNE - Non se l’aspettava, Lewis Hamilton, di trovarsi davanti la Rossa di Vettel, dopo il pit stop del pilota della Ferrari. E, sorpreso, ha chiesto via radio alla...

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MELBOURNE - Non se l’aspettava, Lewis Hamilton, di trovarsi davanti la Rossa di Vettel, dopo il pit stop del pilota della Ferrari. E, sorpreso, ha chiesto via radio alla squadra: «Cosa ho sbagliato?». Non aveva perso la testa della corsa per un suo errore, bensì per due altri motivi: la strategia della Ferrari e l’abilità del rivale tedesco. In realtà è stata la Mercedes rivelare cosa è andato storto ai box della squadra tedesca. E’ stato Toto Wolff, team principal delle ‘stelle d’argento’ a spiegare l’accaduto anche se bisogna essere esperti di sistemi informatici per capire bene qual è stata la causa del sorpasso subito. «Abbiamo avuto - ha detto il manager austriaco - un problema di software nel calcolare il delta della Virtual Safety car. Semplicemente il divario di tempo necessario per rimanere al comando è stato calcolato erroneamente dal nostro sistema.


Penso abbia a che fare con la configurazione dell’algoritmo, il modo in cui è stato programmato il software. Abbiamo sempre avuto la luce verde, che segnalava che il gap sarebbe stato sufficiente a restare davanti. Ma nelle immagini televisive abbiamo visto che non era così, non era abbastanza». Così il campione in carica ha dovuto accontentarsi del secondo posto.«Avrei voluto lottare un po’ di più nel finale, ma loro erano di un decimo più veloci rispetto a noi nel passo gara. In ogni caso c’era del margine per recuperare». Queste frasi di Hamilton hanno fatto sorgere aspetti misteriosi nelle sue prestazioni. Alla vigilia del GP Lewis aveva detto di avere a disposizione una «modalità party» per vincere le qualificazioni.


E quel margine ottenuto sabato aveva fatto pensare appunto a una specie di bottone magico per avere più potenza a disposizione. Ma l’inglese ne ha ieri negato l’esistenza. Poi c’è stata una discrepanza fra le dichiarazioni di fine gara. Prima Hamilton aveva detto di avere le gomme consumate negli ultimi giri, successivamente ha dichiarato di aver dovuto rallentare per risparmiare il motore. Qual è la verità? Si tratta dei consumi di benzina? Forse aveva dovuto spingere troppo per tenere il passo della Ferrari. La risposta, forse, in Bahrain, l’8 aprile. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia