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Una dinastia che da 75 anni fa scuola nel mondo delle granturismo, instancabili viaggiatrici veloci, confortevoli e lussuose. Un ruolo al quale la Maserati non intende abdicare, come dimostra l’ultima generazione della GranTurismo caratterizzata da tecnologie e prestazioni di assoluta avanguardia, come conferma la presenza – al vertice dalla gamma quanto a performance e rispetto dell’ambiente – della Folgore, denominazione destinata a contraddistinguere tutti i futuri modelli 100% elettrici del Tridente. Un’aspirazione a mantenere la leadership del settore che si basa su un’ipotesi di lavoro partita da un foglio bianco dove tutto, dalla piattaforma all’ultimo bullone, è completamente nuovo.
Lo testimonia tra l’altro l’architettura elettrica-elettronica Atlantis High il cui “cervello”, chiamato Vdcm (Vehicle domain control module), è frutto di un progetto integralmente sviluppato in casa il cui software controlla tutti i più importanti sistemi di bordo al fine di garantire in tutte le condizioni di marcia la migliore esperienza di guida.
Altrettanto significava per dimostrare che, come si conviene a una prima della classe, non si è trascurato nulla per imboccare la strada dell’eccellenza, è rappresentata dall’ampio e innovativo ricorso ai materiali leggeri come alluminio e magnesio. Un approccio che, combinato con l’impiego dell’acciaio ad alta resistenza, ha consentito di coniugare la robustezza della scocca con la riduzione dei peso, che nel caso della nuova GT è il più contenuto della categoria: 1.795 kg misurati in fase di omologazione. Esteticamente la nuova arrivata si inserisce nel a pieno titolo nel filone stilistico del brand, arricchendolo con diversi elementi di novità tra cui spicca la novità del cofango, l’unione delle parole cofano e parafango che sottolinea l’integrazione dei due elementi in un unico componente. Dettagli a parte, lo stile della nuova GranTurismo ha superato ogni aspettativa grazie allo straordinario impatto visivo che, pur non dimenticando il passato (le proporzioni sono innegabilmente Maserati), guarda senza dubbio al futuro.
Linee pulite e aggressive che caratterizzano un’auto capace – come è stato sottolineato durante la presentazione – di risolvere ancora una volta, come insegna la storia del Tridente, l’equazione “impossibile”: garantire la miglior combinazione tra performance elevate e comfort per 4 adulti.
Diversa, seppur di poco, anche la lunghezza: 4.959 mm per la Modena, mentre la Trofeo ne misura 7 in più che si ritrovano integralmente nello sbalzo posteriore. Quanto agli interni, rigorosamente coperti da impenetrabili teli che verrano idealmente tolti solo all’inizio del 2023, ci limitiamo alle informazioni ufficiali che parlano di proseguimento sulla linea del “bilanciamento degli opposti” dettata dalla super sportiva MC20 e dal Suv Grecale, di alta qualità dei materiali, di tunnel centrale sgombro da tasti grazie alla digitalizzazione dei comandi e di nuovo volante multifunzione nel quale sono integrati il pulsante di accensione/spegnimento del motore e il selettore delle modalità di marcia Comfort, Gt, Sport e Corsa alle quali si aggiunge la possibilità di escludere tutti i controlli elettronici.
La presenza del cruscotto digitale da 12,2 pollici, dell’head-up display riconfigurabile, della reinterpretazione digitale del classico orologio Maserati che può essere regolato per offrire svariate funzioni, del grande schermo centrale da 12,3 pollici delegato alla gestione dell’infotainment, della possibilità di digitalizzare il retrovisore trasformandolo in un display su cui vengono proiettate le immagini riprese dalla telecamera posteriore, la disponibilità di un gran numero di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione: tutto concorre a disegnare l’immagine di un’auto hi-tech, pronta a viaggiare nel futuro, ma sempre nel solco di un passato glorioso che fa del Tridente l’orgoglioso leader di un pianeta in gran parte ancora da scoprire: quello delle Granturismo doc, un mondo di cui l’italiano è la lingua ufficiale.
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Quotidiano Di Puglia