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DIRIYAH – La seconda pole della nona stagione della Formula E, quella con la quale comincia l'era delle monoposto Gen3, va al ritrovato Sébastien Buemi, che ha traslocato alla Envision. Ma, come a Città del Messico, la rivelazione (praticamente una conferma) è stata quella di Jake Hughes, il debuttante ingaggiato dalla esordiente Neom McLaren che gareggia con i bolidi elettrici forniti dalla Nissan.
Lo svizzero e il britannico si sono giocati i 3 punti che anticipano il primo dei due ePrix in programma sul circuito cittadino di Diriyah, nei pressi della capitale saudita Riad. Alla fine, con un margine estremamente risicato (appena 60 millesimi) l'ha spuntata Buemi, che in qualche modo evidenzia il ritorno dei “senatori”: in Messico la pole era andata a Lucas Di Grassi (Mahindra).
Nel suo percorso verso la Pole Buemi aveva cominciato sbarazzandosi di Micth Evans (Jaguars Tcs) e successivamente dell'altro pilota della casa britannica, Sam Bird, tornato a farsi vedere nelle posizioni che contano. Nell'ottavo aveva eliminato René Rast (Neom McLaren), mentre Ticktum aveva avuto la meglio sull'altra guida della Mahindra, Oliver Rowland. Dopo l'illusione dei test di Valencia e la delusione messicana, per Maserati è arrivata una doppia doccia fredda: sia Maximilian Günther sia Edoardo Mortara (entrambi inseriti nel primo gruppo di qualifica) sono andati a sbattere. Per soccorrere il tedesco è intervenuta anche l'ambulanza
Il primo e il secondo dell'ePrix di Città del Messico, Jake Dennis (Avalanche Andretti) e Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) si sono dovuti accontentare della sesta e della quinta piazza nei rispettivi gruppi: oggi saranno loro a dover rincorrere gli avversari. Se la gara inaugurale era stata quasi un monologo Porsche, incluse le due monoposto fornite alla Avalanche Andretti, quella araba sembra essere decisamente favorevole (secondo “tradizione”) alle Jaguar, della quale è cliente la Envision, e alle Mahindra. Almeno alla vigilia dell'ePrix (che scatta alle 18 italiane), la scuderia Neom McLaren fa meglio del costruttore dal quale “fa la spesa”, ossia Nissan, fuori dagli 8 della Superpole.
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