ROMA - Meno trasferte per i dipendenti, proroghe dei contratti di noleggio piuttosto che rinnovi dei veicoli in flotta, adozione di soluzioni di micromobilità,...
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Significativa la partecipazione all’evento, pur nel rispetto delle normative sul distanziamento sociale: un totale di 793 partecipanti nella due giorni, di cui 249 fleet e mobility manager in pista, 27 brand automobilistici protagonisti con 30 novità e anteprime, 937 test drive effettuati. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della survey ‘Le Flotte non si sono fermatè, condotta tra i mesi di luglio e agosto su un campione di 61 Fleet e Mobility Manager di aziende nazionali e multinazionali di varie dimensioni, con un parco totale rappresentato di 80.785 veicoli. Oltre 8 fleet manager su 10 segnalano che dopo la ripartenza post lockdown qualcosa è cambiato nella gestione della flotta della propria azienda: per il 53% la gestione è cambiata solo in parte, mentre per un terzo del campione il mutamento è stato più significativo. La maggioranza degli intervistati (84%) dichiara che oggi i dipendenti fanno meno ricorso a trasferte e gli spostamenti sono ridotti al minimo, mentre il restante 16% afferma che è aumentato l’utilizzo dei veicoli negli spostamenti urbani e/o limitrofi, a scapito dei mezzi pubblici. Se il numero dei veicoli assegnati in flotta per quasi il 90% degli intervistati, è rimasto identico rispetto a febbraio, il ricorso alle proroghe dei contratti di noleggio è stato massiccio: il 61% dei Fleet Manager lo ha concordato con le società di noleggio.
Per il 16% degli intervistati il noleggio a medio termine si è rivelato un buon alleato in questa fase per soddisfare esigenze di mobilità limitate nel tempo, mentre il numero dei veicoli in pool e in car sharing è rimasto pressoché invariato. Più rilevante (26%) è la percentuale delle aziende che ha ridotto l’utilizzo dei veicoli operativi. Ennesimo segno che il Coronavirus e la limitazione degli spostamenti hanno avuto significativi effetti sulle attività. La pandemia non ha comunque inciso negativamente sul processo di elettrificazione in atto nelle flotte delle imprese: il 12% degli intervistati dichiara di aver aumentato il numero degli EV nel parco e il 22% afferma di aver accresciuto la flotta di veicoli ibridi. La parola d’ordine anche nelle flotte è sicurezza, non solo su strada, ma anche all’interno dell’abitacolo. Non è un caso, d’altra parte, che quasi la metà (47%) dei fleet manager dichiari di aver ridotto l’utilizzo dei mezzi pubblici, per minimizzare i rischi di potenziali contagi.
Una delle priorità, in questa era post-Covid è senza dubbio la messa in sicurezza dei veicoli, attraverso la sanificazione e l’igienizzazione. La frequenza di queste operazioni è diventata molto alta: il 24% le effettua settimanalmente, mentre il 39% addirittura dopo ogni utilizzo. Infine, dando uno sguardo al futuro emerge che secondo il 71% degli intervistati, il processo di elettrificazione continuerà ad andare avanti: il Covid infatti non ha avuto alcun impatto su questo aspetto e solo il 16% ha percepito un rallentamento. Stesso discorso per lo smart working che ormai per molte aziende è una prassi ormai collaudata. Ben il 75% del campione dichiara che la propria impresa ha intenzione di proseguire anche nei prossimi mesi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia