Fleet Motor Day, è stato un successo l' evento sulla mobilità aziendale, primo dopo emergenza Covid

L'edizione 2020 del Fleet Motor Day
ROMA - Meno trasferte per i dipendenti, proroghe dei contratti di noleggio piuttosto che rinnovi dei veicoli in flotta, adozione di soluzioni di micromobilità,...

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ROMA - Meno trasferte per i dipendenti, proroghe dei contratti di noleggio piuttosto che rinnovi dei veicoli in flotta, adozione di soluzioni di micromobilità, sanificazione e igienizzazione dei veicoli, smart working destinato a proseguire anche nei prossimi mesi. E, ancora, la presenza già adesso di un recovery plan da attuare in caso di una massiccia seconda ondata del virus nei prossimi mesi. Sono questi i principali numeri e spunti della sesta edizione del Fleet Motor Day, l’evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali promosso presso l’autodromo di Vallelunga da Sumo Publishing, con il patrocinio e la partecipazione dell’Osservatorio Top Thousand e delle associazioni Aniasa e Unrae, durante il quale per la prima volta dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono tornate a correre in pista le vetture delle flotte aziendali.


Significativa la partecipazione all’evento, pur nel rispetto delle normative sul distanziamento sociale: un totale di 793 partecipanti nella due giorni, di cui 249 fleet e mobility manager in pista, 27 brand automobilistici protagonisti con 30 novità e anteprime, 937 test drive effettuati. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della survey ‘Le Flotte non si sono fermatè, condotta tra i mesi di luglio e agosto su un campione di 61 Fleet e Mobility Manager di aziende nazionali e multinazionali di varie dimensioni, con un parco totale rappresentato di 80.785 veicoli. Oltre 8 fleet manager su 10 segnalano che dopo la ripartenza post lockdown qualcosa è cambiato nella gestione della flotta della propria azienda: per il 53% la gestione è cambiata solo in parte, mentre per un terzo del campione il mutamento è stato più significativo. La maggioranza degli intervistati (84%) dichiara che oggi i dipendenti fanno meno ricorso a trasferte e gli spostamenti sono ridotti al minimo, mentre il restante 16% afferma che è aumentato l’utilizzo dei veicoli negli spostamenti urbani e/o limitrofi, a scapito dei mezzi pubblici. Se il numero dei veicoli assegnati in flotta per quasi il 90% degli intervistati, è rimasto identico rispetto a febbraio, il ricorso alle proroghe dei contratti di noleggio è stato massiccio: il 61% dei Fleet Manager lo ha concordato con le società di noleggio.

Per il 16% degli intervistati il noleggio a medio termine si è rivelato un buon alleato in questa fase per soddisfare esigenze di mobilità limitate nel tempo, mentre il numero dei veicoli in pool e in car sharing è rimasto pressoché invariato. Più rilevante (26%) è la percentuale delle aziende che ha ridotto l’utilizzo dei veicoli operativi. Ennesimo segno che il Coronavirus e la limitazione degli spostamenti hanno avuto significativi effetti sulle attività. La pandemia non ha comunque inciso negativamente sul processo di elettrificazione in atto nelle flotte delle imprese: il 12% degli intervistati dichiara di aver aumentato il numero degli EV nel parco e il 22% afferma di aver accresciuto la flotta di veicoli ibridi. La parola d’ordine anche nelle flotte è sicurezza, non solo su strada, ma anche all’interno dell’abitacolo. Non è un caso, d’altra parte, che quasi la metà (47%) dei fleet manager dichiari di aver ridotto l’utilizzo dei mezzi pubblici, per minimizzare i rischi di potenziali contagi.


Una delle priorità, in questa era post-Covid è senza dubbio la messa in sicurezza dei veicoli, attraverso la sanificazione e l’igienizzazione. La frequenza di queste operazioni è diventata molto alta: il 24% le effettua settimanalmente, mentre il 39% addirittura dopo ogni utilizzo. Infine, dando uno sguardo al futuro emerge che secondo il 71% degli intervistati, il processo di elettrificazione continuerà ad andare avanti: il Covid infatti non ha avuto alcun impatto su questo aspetto e solo il 16% ha percepito un rallentamento. Stesso discorso per lo smart working che ormai per molte aziende è una prassi ormai collaudata. Ben il 75% del campione dichiara che la propria impresa ha intenzione di proseguire anche nei prossimi mesi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia