Fca, Mattarella incontra Elkan e Manley. Kkr più vicina all'acquisto di Magneti Marelli

John Elkann, presidente di Fca con il nuovo ceo Mike Manley
ROMA - Visite di cortesia, ma non solo. Giornata romana ieri per i vertici di Fca che hanno incontrato le più alte cariche istituzionali. Intanto sembra ormai ad un passo...

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ROMA - Visite di cortesia, ma non solo. Giornata romana ieri per i vertici di Fca che hanno incontrato le più alte cariche istituzionali. Intanto sembra ormai ad un passo la vendita della Magneti Marelli al fondo d’investimento Kkr che avrebbe ottenuto l’esclusiva a trattare su una base di circa 6 miliardi. Nel pomeriggio il presidente John Elkann e il nuovo ceo Michael Manley sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nipote dell’avvocato, e rappresentate della famiglia azionista di riferimento del gruppo italo-americano, ha presentato al Capo dello Stato il successore di Sergio Marchionne che avrà l’impegnativo compito di far proseguire a Fca la scalata di successo fatta negli ultimi anni e di attuare il piano industriale presentato lo scorso primo giugno a Balocco.


Nel cordiale dialogo è stato ricordato l’ad scomparso il 25 luglio che tanto ha fatto per salvare l’industria dell’auto italiana e che domani alle 11 sarà commemorato con una solenne messa nel Duomo di Torino. In mattinata i due top manager erano stati ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte e dal vicepremier e ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio. Per Manley, che ad agosto aveva già incontrato Donald Trump, è stata la prima presa di contatto con il nostro esecutivo e si è parlato anche delle future strategie di Fca e dell’impegno di riportare gli stabilimenti nella Penisola a piena occupazione.

Non era l’occasione per scendere nei dettagli anche perché Manley ed Elkann sono impegnati a scegliere il sostituto di Alfredo Altavilla che per anni si è occupato del business Fca nella regione Emea. Un ruolo fondamentale poiché il mercato europeo è il più competitivo del pianeta e bisogna essere innovativi ed efficienti per realizzare “margini”. I candidati sul tavolo restano i soliti, ma proprio per la delicatezza dell’incarico si rafforza l’impressione che Elkann e Manley caleranno l’asso, affidando il timone a Pietro Gorlier. Gorlier è nel Gec da anni, aveva la totale fiducia di Marchionne ed è apprezzatissimo dalla famiglia Agnelli. Per il lavoro che fa (guida la Marelli, la Mopar e tutta la componentistica, comprese Teksid e Comau) ha grande esperienza industriale e nelle relazioni sindacali, oltre a conoscere i mercati. Elkann nella recente assemblea degli azionisti in cui è stato ufficializzato Manley ad ha spiegato il manager britannico illustrerà la sua organizzazione entro settembre e quando sarà operativo il nuovo responsabile Emea il dialogo con il Governo si intensificherà.


Per il momento ci sono dei punti fermi che interessano molto l’Esecutivo, impegni presi da Marchionne ed Elkann che Manley manterrà. Da una parte l’allargamento della gamma e il rafforzamento dell’occupazione, dall’altra la svolta verso l’elettrificazione per competere con i rivali più qualificati. Il governo è molto sensibile all’aspetto ambientale e il sincronismo fra l’azione per incentivare la mobilità ecologica e rinnovare il parco circolante e l’attuazione del piano Fca avrà un ruolo di primo piano.
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Quotidiano Di Puglia