Exor raddoppia l’utile semestrale, la holding degli Agnelli tocca i 430 ml di euro

John Elkann, presidente ed amministratore delegato di Exor
TORINO - Raddoppia l’utile consolidato di Exor, la holding della famiglia Agnelli, volato nel primo semestre 2016 a 430,3 milioni di euro, 211 milioni in più rispetto...

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TORINO - Raddoppia l’utile consolidato di Exor, la holding della famiglia Agnelli, volato nel primo semestre 2016 a 430,3 milioni di euro, 211 milioni in più rispetto a un anno fa. È l’effetto, soprattutto, dell’acquisizione di PartnerRe, il colosso delle riassicurazioni, operazione che è stata perfezionata il 18 marzi scorso. I risultati al 30 giugno di Exor sono stati approvati il 29 agosto dal consiglio di amministrazione, presieduto da John Elkann, che ha dato il via libera all’approvazione del progetto di “fusione transfrontaliera inversa per incorporazione” di Exor nella società olandese Exor Holding N.V. che all’esito della fusione diventerà la nuova holding. Alla riunione ha partecipato anche il vicepresidente di Samsung, Lee Jae Yong, dal 2012 consigliere d’amministrazione Exor.


Nel cda, tuttavia, non è stato affrontato - secondo quanto si apprende - il tema della possibile cessione di Magneti Marelli alla società coreana. Argomento sempre caldo, nonostante i tentativi di raffreddarlo di Sergio Marchionne. «Non abbiamo mai messo in vendita Marelli - ha detto l’ad di Fca, sabato scorso, a Roma, a margine di un incontro alla Luiss. »Nel medio-lungo termine - aveva aggiunto Marchionne - probabilmente il futuro di Marelli sarà altrove. Ma fino a quando non arriverà quel momento, Marelli è essenziale perché ci dà una base tecnologica per lo sviluppo dell’ auto che non avremmo altrimenti«. Il futuro di Magneti Marelli sarà sicuramente un tema dell’assemblea degli azionisti di Exor, convocata a Torino sabato 3 settembre. All’esame dei soci, i risultati approvati dal cda: i 430,3 milioni dell’utile consolidato, che deriva principalmente dalla dote portata dalle partecipate, 267,4 milioni di euro, dei quali 151,7 relativi al primo consolidamento di PartnerRe, dai maggiori dividenti incassati (16,6 milioni, di cui 16,1 distribuiti da PartnerRe prima dell’acquisizione del controllo).
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Quotidiano Di Puglia