La Commissione Europea ha chiarito nel documento COM 2022 586 final appena pubblicato le deroghe all’applicazione delle nuove norme Euro 7 ai piccoli produttori di autoveicoli. Un passo tanto atteso non solo dall’emiliana Motor Valley ma anche in molti altri distretti europei che si dedicano alla produzione di auto (M1) o di veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate (N1) in quantità numericamente limitate. Un atto che la stessa Commissione ha spiegato affermando che «le emissioni dei veicoli venduti da produttori di piccoli volumi costituiscono un parte insignificante delle emissioni nell’Unione. Potrebbe quindi essere consentita una certa flessibilità in alcuni dei requisiti per tali produttori». Per le norme Euro 7 i produttori di piccoli volumi dovrebbero pertanto essere in grado di «sostituire determinate prove durante l’omologazione con dichiarazioni di conformità, mentre dovrebbero essere consentito ai produttori di volumi ultra-piccoli utilizzare test di laboratorio basati su cicli di guida reali casuali».

Il documento COM 2022 586 final spiega che il «produttore di piccole dimensioni» è un produttore di meno di 10.000 autoveicoli nuovi della categoria M1 o 22.000 nuovi veicoli a motore della categoria N1 immatricolati nell’Unione all’anno». E che questi «non fa parte di un gruppo di produttori collegati o fa parte di un gruppo di produttori collegati di cui è responsabile in totale meno di 10.000 autoveicoli nuovi della categoria M1 o 22.000 veicoli nuovi veicoli della categoria N1 immatricolati nell’Unione all’anno». èegualmente previsto che questo faccia «parte di un gruppo di produttori collegati ma gestisce la propria produzione strutture e proprio centro di progettazione». Infine la Commissione ha definito la categoria dei »produttore di volumi ultra-piccoli, che produce meno di 1.000 autoveicoli nuovi della categoria M1 o meno di 1.000 autoveicoli nuovi della categoria N1 immatricolati nell’Unione nel calendario precedente anno».