FIRENZE - «A settembre partirà il piano nazionale dell’infrastruttura per il sistema di ricarica della mobilità elettrica. Abbiamo già definito il...
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Per la parte che ci compete, quella dell’infrastruttura, siamo grandemente impegnati e saremo felici di collaborare a qualunque iniziativa parallela in questo settore». Durante lo stesso incontro, Francesco Venturini, direttore della Divisione Global e-Solutions di Enel, ha precisato che il piano nazionale dell’infrastruttura per la mobilità elettrice prevede 10-12mila colonnine di ricarica da installare nell’arco di tre anni, per un investimento pari a circa 300 milioni di euro. L’Ad di Enel Starace ha sottolineato i benefici che derivano dalla diffusione delle auto elettriche, sia in termini di abbattimento delle emissioni inquinanti che contribuiscono all’innalzamento del gas serra sia in termini di riduzione dell’inquinamento acustico.
La realizzazione del piano dell’infrastruttura consentirà, hanno sottolineato sia Venturini che Starace, anche «all’abbattimento dell’ansia da ricarica dovuta alla ricerca delle colonnine da parte degli automobilisti alla guida di vetture elettriche. Questo problema entro tre anni non ci sarà più». «Ci sono dei segnali sottili che però si ripetono sempre. Quand’è che una tecnologia comincia a diventare ormai passata? Uno dei segnali classici è quando si cominciano aprire i musei di quella tecnologia - ha ricordato, tra l’altro, Starace - C’è un articolo che ho letto venendo in treno a Firenze: c’è un bellissimo museo della pompa di benzina a Tradate, un museo della pompa di benzina che ricorda il passato: quindi andatelo a vedere, e fatevi un viaggio nel passato».
Quotidiano Di Puglia